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Dal 1991, anno in cui la Major League Baseball lo ha codificato, il perfect game è il termine con il quale nel baseball si designa una particolare prestazione di un lanciatore. In particolare, si definisce perfect game la partita vinta dal lanciatore che ottiene una vittoria al termine di una partita completa di almeno 9 inning, senza concedere basi ball e battute valide, e senza che lui o i propri compagni commettano errori di campo. In pratica, nessuno dei battitori avversari deve raggiungere la prima base. Per definizione, tale partita deve essere uno shutout e un no-hitter, cioè una partita in cui l'attacco avversario rimane a zero, sia nel punteggio che nel numero di battute valide. Nonostante nel baseball moderno ogni squadra giochi 162 partite l'anno, si sono avuti solo 22 perfect games dal 1900 ad oggi. Nel corso dei 154 anni di storia della Major League Baseball e di oltre 235500 partite giocate, ci sono state 24 partite perfect game secondo l'attuale definizione. Il 29 giugno 2023, Domingo Germán è stato l'ultimo pitcher ad aver lanciato un perfect game. Il primo, e attualmente unico, giocatore di origine dominicana a lanciare una perfect game, mentre l'8 ottobre 1956 Don Larsen ha lanciato l'unico perfect game mai realizzato in una partita di World Series. La storia del baseball è piena, comunque, di "near-misses", partite quasi perfette, rovinate magari da un errore della difesa, e non dal lanciatore. Le tappe della perfezione Nel baseball, ci sono varie tappe da attraversare prima che una partita possa essere definita "perfetta". Innanzitutto, la partita perfetta inizia con una vittoria, che viene attribuita al lanciatore che si trova in campo quando la squadra che poi vincerà l'incontro passa in testa nel punteggio, e che esce dal campo con la squadra ancora in vantaggio, e senza che in campo siano rimasti avversari che poi possano realizzare un numero di punti tale da ribaltare il risultato. Quando il lanciatore che ottiene la vittoria è l'unico a scendere in campo per la propria squadra, senza bisogno quindi di lanciatori di rilievo che lo sostituiscano, allo stesso viene attribuita anche una "partita completa". Mentre tutte le partite garantiscono un vincitore, il numero di complete games è già molto inferiore. Una partita completa in cui la squadra avversaria non realizza neanche un punto fà raggiungere al lanciatore la tappa successiva verso la perfezione, lo "shutout". Uno shutout, sebbene difficile da realizzare, non è comunque raro sui campi da baseball. Molto più difficile, infatti, è assistere a un no-hitter, una partita di almeno 9 inning in cui una delle due squadre in campo non realizza neanche una battuta valida, una battuta, cioè, non viziata da errori avversari e tale da garantire al giocatore che la effettua di arrivare in una base del campo senza essere eliminato. Per la natura complicata del regolamento del baseball, tuttavia, un no-hitter non è garanzia automatica di ottenere uno shutout, nè tantomeno una vittoria: un giocatore, infatti, può arrivare in base e successivamente realizzare punti anche senza battere una valida, ad esempio se colpito da un lancio, ottenendo una "base ball", cioè una base gratuita per quattro lanci del lanciatore avversario terminati in zona non regolamentare, o comunque per un errore della difesa. Nel 1964, Ken Johnson sperimentò di persona che è possibile ottenere un no-hitter e perdere la partita. In oltre 15000 partite disputate nel corso del 20° secolo nelle major leagues, si sono avuti poco più di 250 no-hitter: per definizione, solo in queste poteva essere realizzato un perfect game. Nella partita perfetta, infatti, devono essere eliminati anche i più piccoli errori di un no-hitter: quindi, nessuna valida, nessuna base ball, nessun errore che garantisca una base a un avversario, nè da parte del lanciatore, nè tantomeno dai suoi compagni della difesa. Secondo questi termini, solo 24 partite nella storia del baseball moderno possono essere definite "perfect games": si tratta all'incirca di una partita ogni 6 anni, anche se nel corso della storia c'è stato un periodo massimo di 34 anni tra due perfect games, e uno minimo di 20 giorni. Il perfect game, considerato il traguardo sportivo più diffcile da raggiungere, ha premiato in maniera più o meno uguale campioni immortali e illustri sconosciuti, ed ha arricchito il proprio mito anche grazie a prestazioni straordinarie che per un piccolo difetto non riuscirono a raggiungere la perfezione. Le partite perfette Cy Young, fu il primo a lanciare
una partita perfetta. Lista delle partite perfette PRIMA DEL 1900
DOPO IL 1900
Fatti delle partite perfette PRIMA DEL 1900
Lee Richmond • La prodezza di Richmond avvenne nella sua prima stagione completa nella big league dopo essere comparso in una sola partita nel 1879. Era considerato evidentemente un buon battitore, perchè batteva come secondo nel lineup. Il perfect game di Richmond fu caratterizzato da un'insolita eliminazione per la via 9-3, con l'esterno destro Lon Knight, dei Worcester, che eliminò in prima Bill Phillips dei Cleveland. Secondo alcune fonti, Richmond lanciò il suo perfect storico dopo esser rimasto sveglio tutta la notte a seguito di una cena di laurea alla Brown University. Lanciò la partita perfetta al mattino presto e prese un treno per Worcester appena in tempo per svolgere le sue attività professionali. Richmond lanciò a tempo pieno solo per tre stagioni. Un monumento in ricordo del luogo dove è stato lanciato il perfect game venne eretto alla Worcester Agricultural Fairgrounds, ora parte del campus del Becker College. Il Chicago Tribune ha riconosciuto l'impresa come inusuale, definendolo "the most wonderful game on record".
Montgomery Ward • Montgomery Ward lanciò la partita perfetta al Grays Park di Providence, ma Buffalo, in virtù di un lancio della moneta, che era consuetudine in base alle norme in quel momento, fu ufficialmente la squadra di casa e quindi alla battuta nella parte inferiore di ogni inning. All'età di 20 anni e 105 giorni, Ward è il più giovane lanciatore di sempre a lanciare un perfect game. Ward batteva sesto nel lineup e colpì una delle tredici valide dei Grays. A partire dal 1881, l'anno dopo la sua partita perfetta, Ward giocò più spesso come giocatore di posizione che come lanciatore. Nel 1885, a seguito di un infortunio al braccio, divenne un interno a tempo pieno. I cinque giorni tra la partita di Ward e di Richmond è il più breve lasso di tempo tra due perfect game della big league. DOPO IL 1900
Cy Young • Non ci sono statistiche consolidate sul rapporto tra la forma di un lanciatore prima della sua partita perfetta, ma il 5 maggio 1904 Cy Young iniziò la propria partita provenendo da una striscia di 14 inning consecutivi in cui aveva lasciato a zero gli attacchi avversari, gli ultimi 9 senza concedere valide. Nelle partite successive avrebbe portato le due strisce a 45 e 23, rispettivamente. La partita durò un'ora e 23 minuti, la più veloce tra le partite perfette.
Addie Joss • Il record di Joss fu il più ricco di pressione di qualsiasi partita della regular season. Con solo quattro partite da giocare, i Naps erano lanciati in una corsa per il pennant con i Detroit e i Chicago White Sox, avversari in quella storica gara. Joss aveva contro il grandissimo lanciatore Ed Walsh che mise strikeout 15 Naps concedendo quattro valide sparse. Il solitario punto fu ottenuto da un gioco di pickoff pasticciato e un lancio pazzo. I Naps conclusero la giornata alla pari con i Tigers per la prima posizione, con gli White Sox due partite indietro. I Tigers finirono per vincere il campionato con una partita e mezza sui Naps. La partita di Addie Joss fu 6 minuti più lunga di quella di Young, ma i suoi 74 lanci risultano il minimo mai effettuato per realizzare la perfezione nel baseball. Joss avrebbe lanciato un secondo no-hitter contro gli White Sox nel 1910, facendo di lui l'unico pitcher della Major League a lanciare due no-hitters contro la stessa squadra.
Charlie Robertson • La partita perfetta di Robertson fu solo la sua quinta apparizione, la quarta da partente, nella Big League. Charlie Robertson fu il primo a realizzare una partita perfetta in trasferta, e con 49 vittorie e 80 sconfitte nella propria carriera è il giocatore con il peggior record tra i 17 lanciatori di perfect games. Nella partita della vita, comunque, Robertson fu capace di eliminare per tre volte consecutive uno dei più grandi giocatori di sempre, Ty Cobb, che lo accusò di aver alterato la palla con olio o grasso.
Don Larsen • Il perfect game di Don Larsen detiene tre record: fu quello che arrivò dopo il maggior numero di anni rispetto alla partita perfetta precedente, più di 34 anni dopo la partita di Robertson, fu l'unico lanciato in una World Series, l'importantissima gara 5 tra gli Yankees e i Dodgers, nel loro ultimo anno a Brooklyn, e infine quello disputato davanti al maggior numero di spettatori, oltre 64.000, data l'ovvia importanza della partita. Nella sua partita perfetta, Larsen utilizzò lo stile che aveva adottato a metà stagione, solo stretch senza windup. Solo un battitore dei Dodgers, Pee Wee Reese, nel primo inning, arrivò sul conteggio di tre ball. I Dodgers avevano la più alta percentuale di vittorie tra tutte le squadre che avevano incassato un perfect game: .604. L'immagine del catcher Yogi Berra che salta tra le braccia di Larsen, dopo il lancio finale è uno delle più famose nella storia del baseball.
Jim Bunning • La partita perfetta di Jim Bunning arrivò tre settimane dopo un'altra grande prestazione, in cui aveva lanciato sette inning perfetti. La sua partita della vita fu salvata nel quinto inning da una grande presa in tuffo del seconda base Taylor, che tolse quella che sembrava una valida sicura al battitore avversario. Il perfect game di Bunning, lanciato nel Father's Day, fu il primo della National League dopo quello di Ward, avvenuto 84 anni prima. Sfidando la superstizione del baseball che prevede che non si debba parlare di un no-hitter in corso, Bunning ne parlò con i suoi compagni di squadra in modo da allentare la pressione.
Sandy Koufax • Sandy Koufax, uno dei più grandi lanciatori di sempre, ottenne il suo perfect game dopo averlo sfiorato per tre volte nelle stagioni precedenti: nel 1964, la distanza che lo separò dal perfect game fu una base ball. Il 9 settembre 1965, tuttavia, la differenza tra lui e il lanciatore perdente, Hendley, fu una sola battuta valida, e inoltre il punto della vittoria fu segnato dopo una base ball, una base rubata e un errore difensivo, lasciando quindi a Hendley la consolazione di aver ottenuto uno shutout, seppur non riconosciuto in quanto non derivante da una vittoria. I 14 strikeout realizzati da Koufax, comunque, sono il record per una partita perfetta. Il perfect game di Sandy Koufax fu il primo lanciato di notte.
Jim "Catfish" Hunter • A 22 anni e un mese, Jim "Catfish" Hunter fu il più giovane a realizzare un perfect game, il primo dopo 46 anni nella American League. In una prestazione inusuale per un lanciatore, Hunter realizzò tre battute valide su quattro turni come battitore, e fu responsabile per 3 dei 4 punti segnati dalla propria squadra. La sua prestazione storica fu seguita da poco più di 6000 spettatori, il minimo storico per un perfect game. Morì a soli 53 anni, e la sua vita ispirò la canzone di Bob Dylan "Catfish".
Len Barker • Len Barker è con Charlie Robertson uno degli sconosciuti della perfezione: nel suo record di carriera di 74 vittorie e 76 sconfitte, tuttavia, c'è la gemma del perfect game che lanciò nel 1981. La prima eliminazione della sua partita fu la più difficile, e fu realizzata grazie all'intervento a mano nuda dell'interbase degli Indians, Veryzer, che eliminò il primo battitore avversario di meno di un passo. Un altro grande gioco difensivo salvò ancora Barker nel settimo inning, a dimostrazione che spesso il confine tra un perfect game e una partita normale è l'aiuto della difesa al proprio lanciatore. Il perfect game di Barker è stato il primo in cui fuono utilizzati i battitori designati. Non raggiunse mai il conteggio di tre ball in tutta la partita. Lo shortstop dei Toronto, Alfredo Griffin, che giocò per la squadra perdente in questa partita, giocò anche per i perdenti nei perfect game di Browning e Martínez. Tutti gli 11 strikeout di Barker furono sventolati.
Mike Witt • La prestazione di Mike Witt arrivò nell'ultima partita della stagione 1984, due mesi dopo una partita completa in cui aveva eliminato per strikeout 16 battitori avversari, concedendo però 5 valide, e pochi giorni dopo un'altra partita in cui concesse solo 3 valide. Come per Koufax, il risultato finale di 1 a 0 fu determinato da un errore difensivo. Reggie Jackson, che fece segnare il solo punto della partita grazie ad una palla battuta a terra in diamante al settimo inning, era anche nella squadra vincente del perfect game di Hunter. Witt combinò anche un no-hitter con il lanciatore partente Mark Langston per i California Angels l'11 aprile 1990.
Tom Browning • Tom Browning lanciò una delle più dominanti partite perfette, non portando mai il conto su alcun battitore avversario a tre balls, e cioè a un solo lancio da una base ball. Un anno dopo la sua partita perfetta, Browning arrivò a tre eliminazioni dal diventare l'unico giocatore della storia a lanciare due perfect games. Il suo tentativo fu vanificato da una battuta valida che concesse al 25° giocatore affrontato quel pomeriggio. Il perfect game di Browning fu realizzato contro la squadra che alla fine vinse le World Series, l'unica volta che è successo. La partita iniziò alle 22.00, con due ore e 27 minuti di ritardo per la pioggia. L'esterno destro Paul O'Neill, che giocò per la squadra vincente in questa partita, giocò anche per la squadra vincente nei perfect game di Wells e Cone. • Non ci sono lanciatori con due partite perfette, ma Ron Hassey può vantare la distinzione di essere stato il ricevitore in due perfect games: fu lui il catcher di Len Barker nel 1981, e di Dennis Martinez, 10 anni dopo.
Dennis Martinez • Martínez, nato a Granada, Nicaragua, è l'unico lanciatore della Major League nato al di fuori degli Stati Uniti a lanciare un perfect game. Martínez raggiunse solo un conteggio di tre ball. Il lanciatoreavversario, Mike Morgan, fu perfetto per cinque innings pieni, l'ultimo starter avversario in un perfect game che rimase perfetto. Due giorni prima, il lanciatore Mark Gardner degli Expos lanciò un no-hit contro i Dodgers per nove inning ma perse la no-hitter al 10°. Gli Expos avevano mancato di poco una no-hitter e un perfect game nella stessa serie. Il catcher di Martínez, Ron Hassey, aveva ricevuto anche il perfect game di Len Barker. Questo fu il terzo perfect game contro i Brooklyn/Los Angeles Dodgers, assieme a quelli di Larsen e Browning. I soli altri team ad accusare più di un perfect game sono i Twins (Hunter e Wells) e i Rays (Buehrle e Braden).
Kenny Rogers • Kenny Rogers si trovò più volte indietro nel conteggio ball-strike, e 5 volte al conto pieno di 3 ball e 2 strike, con un lancio a fare la differenza tra un'eliminazione e una base ball. Nonostante tutto, riuscì a salvare la sua partita perfetta, probabilmente in due casi grazie a chiamate sbagliate dell'arbitro del piatto di casa base. Rogers beneficiò della fantastica presa in tuffo di Rusty Greer, su un line drive colpito da Rex Hudler, al nono inning. Il perfect game di Rogers contro gli Angels arrivò dopo 10 stagioni dal perfect game di Witt contro i Rangers. Gli Angels e i Rangers sono le uniche squadre della major league a registrare dei perfect game tra di loro.
David Wells • A David Wells occorsero più lanci di tutti, 120, e più tempo, 2 ore e 40 minuti, per realizzare la partita perfetta, ma infine riuscì nell'impresa. Appena 14 mesi e un giorno dopo la sua partita, il compagno di squadra David Cone lo seguì nel libro dei record. Wells frequentò la stessa scuola superiore di Don Larsen: Point Loma High School, San Diego, California. Entrambi hanno inoltre goduto la vita notturna. Casey Stengel disse una volta di Larsen, "L'unica cosa che teme è il sonno". Wells dichiarò di essere stato "mezzo ubriaco" e affetta da una "furiosa, emicrania da post sbornia" durante la sua partita perfetta. Il perfect game di Wells costituisce il nucleo di una striscia di 38 strike out consecutivi (12-23 maggio, 1998), un record dell'American League fino al 2007.
David Cone • Il perfect game di Cone è accaduto nel Yogi Berra Day. Don Larsen quel giorno aveva lanciato la cerimoniale prima palla a Berra, che era stato il suo catcher durante il perfect game delle World Series del 1956. Il perfect game di Cone, a tutt'oggi è l'unico nelle partite interleague della regular season, che è stata interrotta dalla pioggia per 33 minuti. Questa performance rappresenta anche l'unica volta in cui due successivi perfect game sono stati lanciati dalla stessa squadra. Questo fu il 16° perfect game e il 247° no-hitter nella storia della MLB, il terzo perfect game e l'11° no-hitter, e l'ultimo al momento, nella storia degli Yankees. Il perfect game precedente sia della MLB che nella storia degli Yankees risaliva a 14 mesi prima quando David Wells il 17 maggio 1998, lo realizzò contro i Minnesota Twins allo Yankee Stadium. Il perfect game di Cone diede agli Yankees il record delle franchigie per il maggior numero, superando i 2 che detenevano con i Cleveland Indians (Joss e Barker). Da quel momento, gli Oakland Athletics (Hunter e Braden), i Philadelphia Phillies (Bunning e Halladay) e i Chicago White Sox registrarono i loro secondo perfect game, con gli White Sox (Robertson, Buehrle e Humber) che eguagliarono gli Yankees con il terzo perfect game nel 2012. David Cone non arrivò mai a superare il conteggio di 2-0. Gli Yankees segnarono il maggior numero dei loro punti nel secondo inning. Chili Davis prese la base su ball e Ricky Ledee colpì un homerun nel ponte superiore del campo a destra. Scott Brosius fu colpito dal lancio e il doppio di Joe Girardi lo portò a punto. Girardi cercò di allungare in un triplo ma fu preso in ballerina tra la 2a e la 3a. Chuck Knoblauch ricevette la base su ball e poi Derek Jeter colpì un homerun per portarsi sul 5-0. Nell'ottavo inning, O'Neill colpì un doppio a destra e segnò sul singolo al centro di Bernie Williams. Nel terzo inning, Paul O'Neill aveva salvato la partita con una presa in tuffo all'esterno destro. Nell'ottavo inning, Knobluach fatto un'altra giocata preziosa per la partita quando Jose Vidro colpì duramente la palla tra la prima e la seconda. Si spostò rapidamente alla sua sinistra e conservò il perfect game. Le partite giocate nei pomeriggi estivi allo Yankee Stadium sono sempre difficili per le condizioni di visibilità dovute al sole. Gli ultimi innings della partita testano sempre le difese di entrambe le squadre. All'inizio del nono inning, Cone mise strikeout Chris Widger. Ryan McGuire entrò come pinch-hitter per Shane Andrews e colpì una volata morbida all'esterno sinistro per Ricky Ledee. Ledee lottò per prendere la palla a causa della luce accecante, ma riuscì ad effettuare la presa, sostenendo poi che non era sicuro di come avesse fatto. L'ultimo battitore, Orlando Cabrera, colpì un pop sul terza base Scott Brosius in territorio foul per terminare la partita. Subito dopo, David cadde in ginocchio tra le braccia di Joe Girardi. Questa è diventata una delle immagini più indimenticabili nella storia del baseball.
Randy Johnson • Il 18 maggio 2004, due mesi prima di compiere 41 anni, Randy Johnson è diventato il quindicesimo lanciatore di una partita perfetta. L'ex titolare del record, Cy Young, la lanciò all'età di 37 anni e 37 giorni. In tipico stile di quello che nella storia del baseball è il giocatore con il più alto rapporto tra strikeout e lanci effettuati, Johnson ha eliminato direttamente 13 battitori, secondo solo dietro alla prestazione di Koufax per una partita perfetta. Delle 19 squadre ad aver subito un perfect game, i Braves del 2004 avevano avuto la seconda più alta OBP (.343) e la seconda più alta percentuale di vittorie (.593). Al contrario, i Diamondbacks avevano di gran lunga la peggiore stagione percentuale di vittorie (.315) di qualsiasi squadra che beneficiò di una partita perfetta. La partita iniziò ufficialmente alle ore 07:36 di fronte a 23381 spettatori al Turner Field di Atlanta, in Georgia. Il Catcher di Johnson per la partita era Robby Hammock, che stava giocando la sua seconda stagione nelle Majors. Johnson poi elogiò Hammock, dichiarando: "Ho solo rifiutato due o tre volte ... Ha chiamato una grande partita. Il fatto è che era probabilmente il ragazzo più eccitato nella clubhouse, e sono felice per questo. Può fare un sacco di strada". L'ultimo battitore della partita era il pinch-hitter Eddie Pérez, che andò strikeout sulla fastball a 98 miglia. Johnson mise strikeout 13 battitori, facendo registrare il secondo maggior numero di strikeout in un perfect game della MLB dietro ai 14 K di Sandy Koufax nel 1965 e i 14 K di Matt Cain nel 2012. Il perfect game era il secondo no-hitter di Johnson, l'altro lo realizzò nel 1990 mentre era il pitcher dei Seattle Mariners. Il perfect game di Johnson era il primo nella MLB da quello di David Cone realizzato il 18 luglio 1999, e il primo nella National League da quello di Dennis Martínez dei Montreal Expos il 28 luglio 1991. - Il primo at-bat di Johnny Estrada nel secondo inning è stato il più lungo della notte, che richiese 11 lanci prima di andare strikeout sventolando. Fu l'unico at-bat dei Braves che raggiunse i 3 ball nel conteggio. -Il veterano Chipper Jones andò strikeout tutte e tre le volte. -Andruw Jones fu l'unico battitore dei Braves a non andare strikeout, infatti, in tutti e tre gli at-bat colpì volate all'esterno, nel suo secondo at-bat nel quinto inning colpì la palla alla sinistra dell'esterno Luis Gonzalez. -La battuta che per poco non si trasformò in una valida fu il secondo at-bat nel sesto inning di Mike Hampton , quando la sua rimbalzante alta si spostò alla sinistra del sacco di seconda base e l'interbase Alex Cintron andò disperatamente a mano nuda ad afferrarla e tirare in prima base per l'eliminazione.
Mark Buehrle • Il 23 luglio 2009, Mark Buehrle è diventato il sedicesimo lanciatore di un perfect game dell'era moderna e la 263a no-hitter nella storia della MLB, il secondo perfect game e il 17° no-hitter nella storia degli White Sox. L'ultima partita perfetta nella storia della MLB era avvenuta il 18 maggio 2004, quando Randy Johnson degli Arizona Diamondbacks la realizzò contro gli Atlanta Braves al Turner Field. L'ultima volta che un pitcher degli White Sox lanciò un perfect game fu il 30 aprile del 1922, quando Charlie Robertson lo realizzò contro i Detroit Tigers al Navin Field (più tardi noto come Tiger Stadium), che era il quinto perfect game nella storia della MLB. Buehrle registrò anche la sua seconda no-hitter in carriera, il primo fu contro i Texas Rangers il 18 aprile 2007. E' diventato il primo lanciatore a lanciare più no-hitters da Randy Johnson. Buehrle ha fatto questo nel bel mezzo di stabilire il record della Major League eliminando 45 battitori consecutivi nell'arco di tre partite. Nella parte bassa del secondo inning con due out e il conteggio di 3-1, Josh Fields ha colpito un grand slam contro Scott Kazmir, dando il vantaggio di 4-0 agli White Sox. Nel quinto inning, Scott Podsednik colpì un doppio da lead-off. Il battitore successivo, Alexei Ramírez, fece segnare Podsednik dalla seconda con un doppio, allungando il vantaggio dei Sox, 5-0. La partita perfetta di Mark Buehrle è stata più volte a rischio di non diventare tale, con il lanciatore che arrivò 5 volte sul conteggio di 3 balls e 2 strikes, quindi a un solo lancio dalla base ball, e a rischio di subire un fuoricampo nell'ultimo inning, quando fu salvato da una grandissima presa al volo del compagno di squadra DeWayne Wise. Nella parte alta del nono inning, il leadoff dei Rays, Gabe Kapler, colpì una palla in profondità al centro sinistra del campo, dove DeWayne Wise effettuò una presa spettacolare, togliendogli il probabile home run. Wise era un sostituto difensore prima del nono inning. Il battitore successivo, Michel Hernández, venne messo strikeout su una due-seam fastball con il conteggio pieno (3-2). Il battitore finale, Jason Bartlett, colpì una palla a terra sullo shortstop Alexei Ramírez, che la tirò al prima base Josh Fields (Paul Konerko era il battitore designato quel giorno). Questo è stato il primo perfect game in cui il lanciatore e ricevitore sono stati compagni di batteria per la prima volta; Ramón Castro, era stato acquistato dagli White Sox meno di due mesi prima. L'umpire Eric Cooper, era l'arbitro capo anche nella precedente no-hitter di Buehrle. I Rays del 2009 avevano eguagliato la seconda più alta OBP (.343) di qualsiasi squadra che aveva subito un perfect game.
Dallas Braden • La partita perfetta di Dallas Braden, lanciata nel Mother's Day, è stata il primo complete game della sua carriera. Dopo quella di Buehrle, questo è il secondo consecutivo perfect game lanciato contri i Rays, la seconda squadra ad avere accusato due consecutivi perfect game contro di loro (i primi sono stati i Dodgers nel 1988 e 1991). Sugli spalti era presente la nonna di Braden, Peggy Lindsey, che lo aveva allevato dopo che la madre era morta di cancro quando era al liceo. Il compagno di batteria di Braden era Landon Powell, che era stato chiamato dalle minor 18 giorni prima (Il 21 aprile, Powell fu chiamato in major dai Sacramento River Cats, in triplo A, dopo che il seconda base Mark Ellis era stato inserito nella disable list il giorno prima. Powell veniva originariamente utilizzato come riserva del ricevitore Kurt Suzuki. In seguito all'infortunio a Suzuki, Powell fu costretto a sostituirlo. Braden poi elogiò Powell per il suo lavoro da catcher: "Landon e io - siamo tutt'uno. Siamo venuti su insieme. Questa solida roccia di ragazzo. Posso avergli rifiutato un segnale una volta oggi. Il ragazzo conosce il mio gioco dentro e fuori". Anche Powell commentò la partita: "Ero nervoso per lui. Sapevo che stavamo per chiamare lo stesso gioco e che l'abbiamo chiamato per tutto il tempo, e più semplicemente, era se la questione avesse funzionato o no"). Il suo perfect game del 9 maggio 2010 è il diciannovesimo nella storia del baseball. Braden, che aveva 26 all'epoca, era il più giovane lanciatore di un perfect game da Mike Witt nel 1984. Il gioco fu il primo no-hitter degli Athletics dal 1990, quando Dave Stewart la realizzò contro i Toronto Blue Jays il 29 giugno 1990. Prima della partita, durante il riscaldamento nel bullpen, il ricevitore Landon Powell chiese a Braden: "Come vedi la tua roba?", a cui Braden rispose con il pollice in alto. Braden poi ricordò che tutto era normale e non sentiva che i suoi lanci fossero diversi. L'ultimo out del gioco fu l'outfielder dei Rays, Gabe Kapler, che colpì una rimbalzante sullo shortstop degli Athletics, Cliff Pennington. Era il secondo perfect game per gli Athletics da quello realizzato da Catfish Hunter l'8 maggio 1968, contro i Minnesota Twins. Venendo al gioco, i Rays avevano, al momento in cui subirono il perfect game, il miglior record nella Major League Baseball, 22-8. Braden realizzò il perfect game con soli 109 lanci, 77 dei quali erano strike. Prima che Braden lanciasse il suo perfect game, successe un episodio che scatenò una grossa polemica, dopo la partita del 22 aprile 2010 tra gli Oakland Athletics e i New York Yankees. Durante quella partita, il terza base degli Yankees Alex Rodriguez attraversò il monte del lanciatore. Braden sosteneva che c'era una "regola non scritta" che solo al lanciatore è concesso l'accesso al monte. Braden ricordò in seguito: "non mi importa se sono un Cy Young o il 25° uomo del roster, se ho la palla in mano e sono su quel monte, questo è il mio monte". Rodriguez rispose dicendo: "mi ha solo detto di scendere dal suo monte. Era un po' sorprendente. Perchè non avevo mai sentito dire questo, in particolare da un ragazzo che ha una manciata di vittorie nella sua carriera".
Roy Halladay • Roy Halladay ha lanciato la seconda partita perfetta della stagione 2010, 20 giorni dopo Braden, di gran lunga il periodo più breve tra due perfect games nell'epoca moderna. Con la prestazione di Buehrle nel 2009, questa è la prima volta nella storia della Major League che tre partite perfette si sono verificate nell'arco di un anno. Questo è il settimo perfect game nel quale si è vinto per uno a zero, dopo quelle di Richmond, Joss, Koufax, Witt, Browning e Martínez. Sebbene sia conosciuto come un lanciatore di battute a terra, mise strikeout 11 battitori, il suo maggior numero dell'anno e il maggior numero per un pitcher dei Phillie a quel punto della stagione. Il lanciatore avversario, Josh Johnson, concesse sette valide, una base su ball, e un punto non guadagnato in sette innings. Il punto venne realizzato nella parte alta del terzo, quando il line drive di Chase Utley rimbalzò fuori del guanto dell'esterno centro dei Florida Cameron Maybin, permettendo a Wilson Valdez di segnare dalla prima. Questo fu determinante nella partita, perchè Josh Johnson non concesse un altro punto per tutta la durata del gioco. Il primo lancio di Halladay arrivò alle 7:17 pm, uno strike chiamato a Chris Coghlan su una fastball a 92 mph all'angolo esterno. Effettuò un totale di 19 lanci nel primo inning, il maggior numero della notte, e ne lanciò non più di 12 in ogni inning seguente, fatta eccezione nel settimo. In totale, effettuò 115 lanci, di cui 72 strike. Sette battitori arrivarono sul conteggio di tre ball e sei sul conto pieno. Dei suoi 11 strikeouts, quattro arrivarono mediante il sinker. Nella parte inferiore del nono, il pinch-hitter Mike Lamb colpì la palla profonda su Shane Victorino all'esterno centro per il primo out. La palla sarebbe stato un home run in molti altri ballparks, ma non sul profondo centro del Sun Life Stadium. Halladay pensava di aver perso il perfect game quando la palla fu inizialmente colpita. Victorino poi commentò prendendo la palla: "Stavo andando a fare tutto il necessario". Per il secondo out, Wes Helms, un altro pinch-hitter, andò strikeout guardando - il settimo battitore a farlo. Nel gioco finale, Halladay lanciò una palla curva a Ronnie Paulino che la colpì per un difficile chopper alla sinistra del terza base Juan Castro che riuscì a prenderla ed assistere in prima base per preservare il perfect game. Era la seconda giocata del genere effettuata da Castro nella partita. Castro era stato scelto per iniziare in terza base al posto di Greg Dobbs che aveva commesso un errore da due punti nella partenza precedente di Halladay. Halladay lodò il catcher Carlos Ruiz, dicendo: "Non posso che elogiare il lavoro che Ruiz ha fatto stasera, davvero. Mi sentivo come se stesse chiamando un grande gioco fino dalla quarta o quinta, e a quel punto, mi sentivo trascinato da lui . Ha fatto un ottimo lavoro. Come ho detto, era facile per me. Uscivo, vedevo il guanto e lo colpivo". Halladay una volta sola scrollò le spalle a Ruiz nell'intera partita. Halladay era diventato il 10° lanciatore nella storia dei Phillies a lanciare una no-hit; il perfect game di Jim Bunning nel 1964 era l'unica altra volta che un pitcher dei Phillie laciava un perfect game. Inoltre, questa era l'ottava partita perfetta nella storia della National League, l'ultima era stata quella di Randy Johnson nel 2004. Questa era la prima volta nell'epoca moderna che due lanciatori - Dallas Braden e Halladay - avevano lanciato un perfect game nello stesso mese e nella stessa stagione.
Philip Humber • Philip Humber dei Chicago White Sox ha lanciato il perfect game contro i Seattle Mariners il 21 aprile 2012, vincendo 4-0. E' stato il 21° perfect game della Major League Baseball, il terzo da un membro degli White Sox nella storia. E stato il primo complete game in carriera di Humber, anche se era andato vicino al raggiungimento di no-hitters in diverse occasioni a diversi livelli del baseball organizzato. Humber fu un eccellente prospetto alla high school del Texas e alla Rice University, dove ebbe una carriera di successo. Nel draft venne preso dai New York Mets, e poi ceduto con un gruppo di quattro prospetti ai Minnesota Twins per Johan Santana. Dopo due stagioni inefficaci con i Twins, Humber lanciò una stagione per i Kansas City Royals. Preso come waivers dai Chicago White Sox nel 2011, Humber effettuò la sua prima stagione di successo in una rotazione di partenti della MLB. Il perfect game, la 30a partenza in carriera di Humber e la sua seconda nella stagione 2012, è stato realizzato con 96 lanci. Il ricevitore degli White Sox era A.J. Pierzynski e l'avversario di Humber, Blake Beavan, era stato player of year della high shool del Texas nel 2007. Il battitore che andò più vicino ad ottenere una valida era stato Dustin Ackley nel quarto inning con un line drive sopra la testa dell'esterno Alex Rios, che riuscì a prenderla saltando sullo warning track. I Mariners cominciarono a parlare di predominio di Humber nel quinto inning quando cercarono di rompere il perfect game. L'out finale del perfect game di Philip Humber arrivò sul conteggio pieno dopo il check-swing, e terzo strike, di Brendan Ryan su una palla bassa fuori dalla zona di strike che il catcher A. J. Pierzynski fece cadere. Mentre la palla rotolava via e Pierzynski correva per raccoglierla, Ryan, dopo aver fatto un passo verso la prima presumendo di essersi guadagnato la base, si fermò alla decisione controversa dell'arbitro di casa base Brian Runge che aveva chiamato lo strike. Nel momento in cui Ryan si voltò per correre in prima base, Pierzynski fu in grado di recuperare la palla e lo eliminò facilmente assistendo in prima base. La FOX Sports non ha mai mostrato altre angolazione che dimostrassero che Ryan era riuscito a controllare il suo swing, ma molti fans e membri dei media dissero che la chiamata non era stata corretta. Ryan si rifiutò di discutere l'accaduto dopo la partita ma ebbe solo parole di elogio per Humber. Humber terminò la partita con nove strikeouts; gli altri battitori erano stati eliminati con cinque groundouts e 13 flyouts. I 96 lanci di Humber, sono il primo perfect game lanciato con meno di 100 lanci dal perfect game di David Cone del 18 Luglio 1999. Humber aveva iniziato solo 29 partite in Major League prima di lanciare il suo perfect game, facendo di lui il secondo lanciatore con il minor numero di starter a lanciare un perfect game, dietro al collega degli White Sox, Charlie Robertson.
Matt Cain • Il 13 giugno 2012, Matt Cain dei San Francisco Giants ha lanciato il 22° perfect game ed è stato il primo perfect game nella storia dei Giants, a San Francisco e a New York, in 128 anni. E' stato anche il primo perfect game che coinvolge gli Astros, vincenti o sconfitti. Con 14 strikeouts, Cain ha eguagliato il record del lanciatore dei Los Angeles Dodgers, e Hall of Famer, Sandy Koufax per il maggior numero di strikeouts in un perfect game. A seguito del precedente perfect game di Philip Humber nella stagione 2012, la performance di Cain ha stabilito solo la terza stagione nella storia della MLB in cui sono stati lanciati più perfect game; Nel giugno del 1880, Lee Richmond e John Montgomery Ward e a maggio del 2010 Roy Halladay e Dallas Braden realizzarono l'impresa. Due notevoli giocate difensive da parte dei compagni di squadra di Cain mantennero intatto il perfect game. Melky Cabrera realizzò una presa in corsa sul muro di sinistra nella parte superiore del sesto inning, mentre Gregor Blanco effettuò una presa spettacolare in tuffo nella "triples alley" (come viene soprannominata la zona profonda del centro destra del AT & T Park). E' stata la prima no-hitter dei Giants dal mancino Jonathan Sanchez che ne lanciò una il 10 luglio 2009, contro i San Diego Padres allo AT & T Park. Gli Astros sono alla loro quinta no-hit nella storia della franchigia, e la prima da quando Carlos Zambrano la realizzò per i Chicago Cubs il 14 settembre 2008 al Miller Park (non giocato al Minute Maid Park a causa dell'uragano Ike). Era la seconda volta che gli Astros subivano una no-hit dai Giants, da quando Juan Marichal la realizzò il 15 giugno 1963. E' stata anche la prima volta nella storia degli Astros che nessuno ha raggiunto la base salvo. Cain superò il suo precedente miglior personale di 12 strikeout in una partita, efettuata nel 2006. I 125 lanci di Cain sono il maggior numero di lanci effettuati in un perfect game della Major League. I Giants segnarono 10 punti, il maggior numero di qualsiasi squadra in un perfect game. Nel quinto inning, Cain segnò un punto sul fuoricampo da due di Gregor Blanco, facendo di lui il solo lanciatore a segnare un punto nel suo stesso perfect game. L'arbitro capo Ted Barrett chiamò anche il perfect game di Cone, facendo di lui il solo arbitro a chiamarne più di uno.
Félix Hernández Il 15 agosto 2012, Félix Hernández dei Seattle Mariners lanciò il 23° perfect game nella storia della Major League Baseball e il primo nella storia della franchigia dei Mariners. Lanciando contro i Tampa Bay Rays al Safeco Field di Seattle, Washington, Hernández eliminò tutti i 27 battitori affrontati realizzando 12 strikeouts in una vittoria per 1-0 contro i Rays. Questo è il terzo perfect game della stagione 2012 della Major League Baseball, dopo quelli di Philip Humber e Matt Cain, ed è la prima volta che tre perfect game vengono realizzati in una stagione. Inoltre, poichè i Mariners erano la squadra perdente nel perfect game di Humber, questa è la prima volta che una squadra perde e vince un perfect game nella stessa stagione. Inoltre, il perfect game di Philip Humber è stato realizzato quando gli White Sox hanno giocato al Safeco Field, e questo ha stabilito la prima volta che sono stati lanciati due perfect game nello stesso stadio nella stessa stagione. Ed è anche la terza volta che i Tampa Bay Rays sono sul lato sbagliato di un perfect game in quattro stagioni, dopo aver fallito di raggiungere la prima base contro Dallas Braden nel 2010 e Mark Buehrle nel 2009. Hernández effettuò 112 lanci, 77 dei quali erano strike. Jeremy Hellickson, il lanciatore partente dei Rays, concesse un punto in sette innings. Il solo punto della partita fu un RBI singolo di Jesús Montero nel terzo inning. Il manager dei Rays, Joe Maddon, venne espulso dalla partita nel settimo inning per aver protestato su ball e strike con l'arbitro di casa base Rob Drake. Hernández, nativo del Venezuela, è stato il secondo lanciatore nato al di fuori degli Stati Uniti a realizzare un perfect game, dopo Martínez. Questo è l'ottavo perfect game nel quale si è vinto per uno a zero, dopo quelle di Richmond, Joss, Koufax, Witt, Browning, Martínez e Halladay.
Domingo GermánIl 28 giugno 2023, il pitcher dominicano Domingo Germán dei New York Yankees ha lanciato il 24° perfect game nella storia della Major League Baseball e la quarta nella storia della franchigia degli Yankees. Germán ha lanciato nella vittoria per 11-0 contro gli Oakland Athletics all'Oakland Coliseum di Oakland, in California. Con il perfect game di Germán, gli Yankees sono diventati la prima franchigia MLB con quattro perfect game lanciati. L'Oakland Coliseum si è unito all'originale Yankee Stadium come unica sede ad ospitare tre perfect game. Durante lo spring training prima della stagione 2023 della MLB, Germán ha gareggiato per l'ultimo posto nella starting rotation dei New York Yankees. Il 16 maggio, Germán è stato espulso da una partita contro i Toronto Blue Jays dagli arbitri ed è stato sospeso per dieci partite per aver violato la politica della MLB contro l'uso di sostanze estranee sulla palla da baseball. Nella sua ultima partenza prima de suo perfect game, Germán aveva concesso dieci punti, inclusi quattro fuoricampo, in 3 innings e 1/3 lanciati in una partita contro i Seattle Mariners, ed è stato fischiato dai tifosi allo Yankee Stadium mentre lasciava il monte. Germánè entrato in partita contro Oakland il 28 giugno con una ERA stagionale di 5.10. Aveva lanciato una partita completa nella sua carriera professionale, nelle minor league nel 2017, e non ha avuto interruzioni di carriera. Germán ha lanciato 99 lanci, di cui 51 curve. Ha messo strikeout nove battitori. I New York Yankees hanno segnato 11 punti, superando i 10 punti segnati dai San Francisco Giants nel perfect game di Matt Cain nel 2012 per il massimo supporto di punti di sempre in un perfect game. La partita si è conclusa quando Esteury Ruiz ha battuto una rimbalzante contro il terza base Josh Donaldson, che ha tirato al prima base Anthony Rizzo per registrare l'out finale. Germán ha registrato il suo 500esimo strikeout in carriera durante la partita. È stato il quarto perfect game nella storia degli Yankees, dopo quello di Don Larsen nel 1956, David Wells nel 1998 e David Cone nel 1999. È stato il primo perfect game in MLB da Félix Hernández che l'ha lanciato il 15 agosto 2012 ed è il primo perfect game di un lanciatore della Repubblica Dominicana. C'erano 12479 spettatori per la partita all'Oakland Coliseum, con i fans che favorivano gli Yankees. La partita è stata trasmessa localmente su YES Network e NBC Sports California. Dallas Braden, un ex lanciatore degli A's che ha lanciato il perfect game nel 2010, è stato il commentatore degli Athletics su NBC Sports California. Questa è il primo perfect game dall'introduzione del pitch clock all'inizio della stagione 2023. La ventitreesima partita perfetta dopo il 1900 La storia del baseball moderno riporta i nomi di 22 giocatori in grado di lanciare una partita perfetta, ma una ventitreesima potrebbe reclamare il proprio posto nella galleria. Il 23 giugno 1917 il lanciatore partente dei Boston Red Sox contro gli Washington Senators era l'immortale Babe Ruth, all'epoca ancora lanciatore. Il primo lanciatore affrontato da Ruth ottenne una base ball, che fece infuriare "Il Bambino", che fu espulso dalla partita dopo avere avuto un violento litigio con l'arbitro di casa base. Al suo posto entrò Ernie Shore, che prima eliminò il battitore lasciato sulle basi da Ruth, cogliendolo mentre stava cercando di rubare la seconda base, e poi metodicamente ritirò i 26 avversari che lo affrontarono, senza concedere una valida o una base. Per entrare nella storia dei perfect games, però, a Shore mancava la prima caratteristica essenziale richiesta: aver lanciato una partita completa, che per definizione può essere attribuita solo al lanciatore partente, in quel giorno Babe Ruth. Per Shore rimase solo la consolazione di una partita "di rilievo" perfetta, ma anche la consapevolezza di essere diventato il primo giocatore di una lunga lista di "near misses"(mancato di poco), ovvero quei lanciatori a cui una piccola imperfezione non ha consentito l'ingresso nella leggenda del baseball. "Near misses", le partite quasi perfette La leggenda del baseball è fatta soprattutto dai vincenti, dai campioni che hanno realizzato grandi imprese, ma non solo. Anche chi è arrivato vicino a un grande traguardo, chi l'ha sfiorato soltanto senza riuscire a raggiungerlo proprio all'ultimo momento, per colpa propria o di altri, a volte per colpa di nessuno, alimenta le storie e le leggende dello sport più amato d'America. E chi è stato sul punto di essere perfetto, almeno per un giorno, ma non ci è riuscito, merita comunque di essere ricordato. Imperfetti per colpa delle regole Quattro lanciatori nella storia del baseball hanno perso una partita perfetta non per proprie colpe, o per colpa di qualche errore dei propri compagni della difesa, ma solo per il regolamento. • Rube Vickers nel 1907, Dean Chance nel 1967, e David Palmer nel 1984 furono fermati da interruzioni della partita, a causa di oscurità o pioggia, dopo 5 inning perfetti. • L'11
agosto 1907, invece, il lanciatore dei St. Louis Cardinals Ed Karger
fu fermato dopo 7 inning perfetti per una postilla del regolamento dell'epoca,
che stabiliva che le due squadre in campo nel secondo incontro di un
"doubleheader", ovvero due partite nello stesso giorno, potessero
stabilire di comune accordo di non giocare gli ultimi due inning della
partita. La decisione, presa prima dell'inizio del match, costò
probabilmente a Karger il suo posto nella storia. • Harvey Haddix lanciò quella che viene ricordata come la più grande prestazione di sempre da parte di un lanciatore, o perlomeno la più grande prestazione di un lanciatore perdente. Il 26 maggio 1959 Haddix rimase perfetto per ben 12 inning contro i Milwaukee Brewers, ma non ottenne alcun aiuto dai propri compagni in attacco, così nel 13° inning prima un errore difensivo, poi una base ball e infine un fuoricampo trasformarono il suo perfect game in una sconfitta. • Il 3 giugno 1995, Pedro Martinez se non altro salvò la vittoria, ma dopo aver chiuso i 9 inning regolamentari in maniera perfetta, concesse una valida al primo avversario del 10° inning. Sostituito dal proprio manager con la sua squadra avanti 1 a 0, vide dalla panchina il suo cambio salvare la partita e garantirgli la vittoria, ma non il perfect game. • Anche Waite Hoyt e Rick Wise lanciarono più di 9 inning perfetti, ma non dal primo lancio: Hoyt concesse tre valide nel secondo inning, prima di eliminare 34 battitori consecutivi ( e perdere al 13° inning), Wise si arrese a un fuoricampo nel secondo inning, poi eliminò 32 avversari di fila, prima di concedere un'altra valida nel 12° inning. Almeno lui, la partita la vinse. Imperfetti all'ultimo lancio Dieci volte nella storia della Major League Baseball, un gioco perfetto è stato rovinato quando il battitore che rappresentava quello che sarebbe stato il terzo e ultimo out nel nono inning raggiunse la base. Se non diversamente specificato, il lanciatore in questione finì e vinse la partita senza concedere più basi: • Il 4 luglio 1908, Hooks Wiltse dei New York Giants colpì valido contro il lanciatore George McQuillan dei Philadelphia Phillies su un conteggio 2-2 in una partita senza punti - l'unica volta che un perfect game di 0-0 è stato spezzato dal 27° battitore. L'arbitro Cy Rigler più tardi ammise che avrebbe dovuto chiamare strike il precedente lancio. Wiltse terminò di lanciare, vincendo per 1-0; i suoi dieci inning no-hitter stabilirono un record per il più lungo complete game no-hitter che venne eguagliato due volte, ma mai superato. • Il 5 agosto 1932, Tommy Bridges dei Detroit Tigers concesse una valida al pinch hitter Dave Harris degli Washington Senators. • Il 27 giugno 1958, Billy Pierce dei Chicago White Sox concesse un doppio, che atterrò a pochi centimetri in territorio buono; il suo primo lancio al pinch hitter dei Senators Ed Fitz Gerald. • Il 2 settembre 1972, Milt Pappas dei Chicago Cubs diede la base su ball al pinch hitter Larry Stahl dei San Diego Padres su un lancio borderline sul conteggio di 3-2. Pappas finì con una no-hitter. L'arbitro Bruce Froemming, che era al suo secondo anno, continuò per 37 anni di carriera in cui arbitrò un record 11 no-hitters. Pappas che credeva di aver messo strikeout Stahl, continuò a covare sentimenti ostili verso Froemming. • Il 15 aprile del 1983, Milt Wilcox del Tigers si arrese al singolo del pinch hitter Jerry Hairston Sr. degli White Sox. • Il 2 maggio del 1988 Ron Robinson dei Cincinnati Reds concesse un singolo a Wallace Johnson dei Montreal Expos. Robinson poi subì un home run da due punti da Tim Raines e venne rimosso dal gioco. Il punteggio finale fu 3-2, con Robinson vincitore (il compagno di squadra di Robinson, Tom Browning, lanciò il suo perfect game dopo quella stagione). • Il 4 agosto del 1989, Dave Stieb dei Toronto Blue Jays concesse un doppio a Roberto Kelly dei New York Yankees, seguito da un singolo RBI di Steve Sax. Stieb finì con una vittoria per 2-1. Questa era la terza volta che Stieb realizzava una no-hitter rotta con due out nel nono inning. • Il 20 aprile del 1990, Brian Holman dei Seattle Mariners concesse un home run a Ken Phelps degli Oakland Athletics. • Il 2 settembre del 2001, Mike Mussina degli Yankees con due strike concesse un singolo al pinch hitter Carl Everett dei Boston Red Sox. Il lanciatore avversario della partita era David Cone, che aveva lanciato il più recente perfect game due anni prima come yankee. • Dopo aver dominato gli Houston Astros mettendo anche a segno 14 strikeouts, il lanciatore giapponese Yu Darvish dei Texas Rangers mancò il perfect game concedendo un singolo al suo ultimo avversario Marwin Gonzalez il 2 aprile 2013. Subito dopo la valida, Darvish fu sostituito e non potè nemmeno ottenere la shutout. Imperfetti per errore Forse il modo peggiore di perdere la perfezione è per colpa di un errore difensivo. Questa sorte è toccata a vari lanciatori: • Il 1° luglio 1920, Walter Johnson perse il perfect game a causa di un errore del seconda base Bucky Harris, che se non altro con una propria battuta fece segnare il punto della vittoria per la propria squadra, salvando il no-hitter di Johnson. • Il 3 settembre 1947 Bill McCahan perse quello che sarebbe stato il primo perfect game dopo 25 anni a causa di un facile passaggio sbagliato del proprio compagno di squadra, Ferris Fain. Per McCahan fu il terzo no-hitter di una stagione straordinaria, ma non l'ingresso nella lista della perfezione. • Il 27 giugno 1980, Jerry Reuss fu tradito da un lancio sbagliato del proprio interbase, il 15 agosto di 10 anni dopo, Terry Mulholland lanciò il primo no-hitter della storia del Veterans Stadium di Philadelphia, con un errore del suo terza base a fare la differenza tra storia e leggenda. • Dick Bosman, invece, non ha compagni contro cui puntare il dito: l'errore che trasformò il suo perfect game in un no-hitter, il 19 luglio 1974, fu causato da un suo passaggio sbagliato in prima base. • Bob Friend nel 1955 e Dave Carman nel 1987 condividono invece il destino di aver perso la partita perfetta, e nel loro caso anche un no-hitter, per colpa di un infield hit, una battuta all'interno del diamante di gioco effettuata da due avversari particolarmente veloci, in grado di arrivare in prima base prima che il gioco difensivo riuscisse ad eliminarli. In entrambe le occasioni, la differenza tra la valida e l'eliminazione fu di poco meno di un passo. Imperfetti per colpa dell'arbitro Eliminati gli errori difensivi, le battute di avversari veloci e regole complicate, c'è ancora un modo per perdere un perfect game: un errore arbitrale. • Il 23 giugno 1994, nel sesto inning della partita tra Oakland e Kansas City Royals, l'arbitro di prima base dichiarò salvo il giocatore di Kansas City, Greg Gagne, privando il lanciatore di Oakland Bobby Witt della possibilità di realizzare un perfect game. I replay mostrarono chiaramente che Gagne era arrivato in base dopo la palla. • Il 2 giugno 2010, al pitcher Armando Galarraga dei Tigers venne assegnata una valida interna, al nono inning, quando Jason Donald dei Cleveland Indians fu chiamato salvo sull'arrivo in prima. Dopo la partita, Jim Joyce, arbitro di prima base, ammise di aver fatto un errore: "Ho appena tolto a quel ragazzo un perfect game. Pensavo che il corridore avesse battuto il tiro. Ero convinto di questo, fino a quando non ho visto il replay". Il New York Times nell'articolo di Tyler Kepner ha scritto: "sicuramente la più madornale chiamata sbagliata nel baseball degli ultimi 25 anni". Questo sarebbe stato il terzo perfect game in 25 giorni, dopo Braden e Halladay. Inoltre sarebbe stato il secondo gioco perfetto in cinque giorni, eguagliando la vicinanza dei due perfect game del 1880. Così com'è, la performance di Galarraga non entrerà nel libro dei record come un perfect game ufficiale, ma è generalmente considerata meritevole dello status di perfect game. Perfetti, ma non nel modo giusto Almeno due lanciatori nella storia del baseball meritano di essere ricordati per prestazioni straordinarie, imprese forse anche più difficili della realizzazione di un perfect game, ma non catalogabili, appunto come partite perfette. • In due partite consecutive da lanciatore partente, il 23 e il 29 agosto 1972, il giovane lanciatore dei San Francisco Giants Jim Barr, eliminò 41 avversari consecutivi, senza concedere una valida, una base ball, e senza commettere errori. In pratica, fece una partita e mezza perfetta, iniziando dal quarto inning della prima e terminando alla fine del settimo inning della seconda. Purtroppo per lui, la perfezione viene riconosciuta per nove inning nella stessa partita. • Nel 1988, anno in cui vinse il Cy Young Award e le World Series, con relativo titolo di miglior giocatore, il lanciatore dei Los Angeles Dodgers Orel Hershiser tenne a zero gli attacchi avversari per 59 inning consecutivi, senza mai riuscire ad avvicinarsi al perfect game. Nove o più inning consecutivi di perfezione Ci sono state tredici occasioni nella storia della Major League, quando un lanciatore - o, in un caso, più lanciatori - registrarono almeno 27 out consecutivi dopo che uno o più corridori raggiunsero la base. In quattro casi, il gioco andò agli inning supplementari e il lanciatore o i lanciatori registrarono più di 27 out consecutivi: • L'11 maggio del 1919, il pitcher dei Senators Walter Johnson lanciando contro gli Yankees, eliminò 28 battitori di fila: Dopo aver concesso una sola valida con un out nel primo inning a Roger Peckinpaugh e poi eliminare i successivi due battitori per terminare l'inning, fu perfetto dal secondo fino al nono inning. Realizzò due out nel decimo, prima di concedere la base su ball a Home Run Baker. La prima partita di domenica giocata legalmente a New York, si concluse dopo 12 inning, ancora sullo zero a zero, perché il proprietario degli Yankees Jacob Ruppert erroneamente ritenne che la nuova legge stabilisse che la partita terminava dopo le 18:00. • Il 24 settembre del 1919, Waite Hoyt, lanciando per i Red Sox contro gli Yankees nella seconda partita di un doppio incontro, concesse un punto nel secondo inning. I Red Sox pareggiarono il gioco nel nono con un home run solitario di Babe Ruth, il suo 28° nella stagione. La cronaca della partita del New York Times affermava: "Hoyt ha fornito una notevole performance delle sue abilità di lanciatore, e dal quarto inning fino al tredicesimo non ha concesso una valida e nessun corridore yankee ha raggiunto la prima base. In questi nove inning hitless il giovane era al top della sua forma". Gli Yankees alla fine vinsero 2-1 quando nel 13° Wally Pipp colpì un triplo e andò a punto su una volata di sacrificio (L'articolo del The New York Times affermava che Pipp colpì il triplo con due out, evidentemente un errore tipografico o di conteggio, poichè la successiva volata di sacrificio, che era descritta nel dettaglio, non sarebbe quindi stata possibile). Il play-by-play della partita non è attualmente disponibile, ma sembra che Hoyt avesse registrato 28 out consecutivi - dall'ultimo out nel terzo inning e 27 nei nove inning successivi, dal quarto fino al 12°. • Il 18 settembre del 1971, Rick Wise, lanciando per i Phillies contro i Cubs, concesse un home run al battitore leadoff nel secondo inning, Frank Fernandez. Non concesse un'altra base fino a quando Ron Santo colpì valido con due out nella parte superiore del 12° inning. Wise eliminò il battitore successivo e i Phillies segnarono il punto vincente del 4-3, nella parte bassa dell'inning. Wise era stato perfetto per 10 inning e 2/3, eliminando 32 battitori - record per il maggior numero di eliminazioni consecutive in una partita di un lanciatore vincente. Al piatto, Wise aiutò la sua causa andando 3 su 6, con un doppio e l'RBI vincente in fondo al 12°. Il lanciatore partente dei Cubs era Milt Pappas, che avrebbe avuto il suo quasi perfect game l'anno successivo. • Il 6 luglio del 2005, A.J. Burnett, lanciando per i Florida Marlins, si arrese ad una valida con due out nel terzo inning che diede ai Milwaukee Brewers il vantaggio di 4-1. Era la quarta valida che concedeva, con cinque basi su ball. Eliminò poi i successivi dieci battitori prima di lasciare il gioco con i Marlins sotto 4-1. Nei suoi sei inning, aveva eliminato 14 battitori. Jim Mecir lanciò un settimo inning perfetto e Guillermo Mota lanciò un perfetto ottavo e nono con i Marlins che riuscirono a pareggiare e portare la partita agli inning supplementari. Todd Jones fu perfetto nel 10° e 11° e Valerio de los Santos raccolse la vittoria con un 12° perfetto, per un totale di 28 battitori eliminati consecutivamente a partire con dal battitore finale del terzo inning. Negli altri nove casi, il battitore leadoff raggiunse la base nel primo inning, seguito da 27 battitori eliminati consecutivamente fino alla fine di una partita di nove inning. In un caso, il corridore leadoff venne eliminato, il che significa che il lanciatore ne affrontò di meno: • Il 30 giugno del 1908, il pitcher dei Red Sox, Cy Young, diede la base al battitore leadoff dei New York Highlanders, Harry Niles, che fu eliminato mentre cercò di rubare. Nessun altro raggiunse la base contro Young, che realizzò anche tre valide e quattro RBI nella vittoria per 8-0 di Boston. Era la terza no-hitter della carriera di Young e quanto di più vicino possibile ad essere il suo secondo perfect game. Egli è l'unico lanciatore nella storia della Major League ad eliminare 27 uomini consecutivi in una partita in due diverse occasioni. I rimanenti casi in cui un lanciatore registrò 27 out consecutivi in una partita, concedendo al battitore leadoff avversario di raggiungere la base: • 24 maggio 1884, Al Atkinson / Philadelphia Athletics (Ed Swartwood dei Pittsburgh Alleghenys fu colpito dal lancio, rubò la seconda, raggiunse la terza su un groundout e segnò su una palla mancata). • 16 maggio 1953, Curt Simmons / Philadelphia Phillies (singolo di Bill Bruton dei Milwaukee Braves). • 13 maggio 1954, Robin Roberts / Phillies (home run di Bobby Adams dei Reds). • 1 luglio 1966, Woodie Fryman / Pittsburgh Pirates (singolo di Ron Hunt dei New York Mets). • 19 maggio 1981, Jim Bibby / Pirates (singolo di Terry Harper degli Atlanta Braves). • 11 giugno 1982, Jerry Reuss / Los Angeles Dodgers (doppio di Eddie Milner dei Reds, che raggiunse la terza su un bunt di sacrificio e segnò su scelta difesa). • 22 Aprile 1993, Chris Bosio / Seattle Mariners (base su ball a Ernest Riles e Carlos Quintana dei Red Sox , l'ultimo dei quali venne eliminato su un doppio gioco). • 7 Luglio 2006, John Lackey / Los Angeles Angels (doppio di Mark Kotsay degli Oakland Athletics). Al cinema Il baseball è uno degli sport preferiti di Hollywood, con decine di film sulla storia di partite e giocatori memorabili, tuttavia non ci sono molte pellicole che parlano di una partita perfetta. • Kevin Costner, appassionatissimo del gioco, è stato il protagonista di "Gioco d'amore" (For Love of The Game), in cui impersona un lanciatore dei Detroit Tigers alla sua ultima partita in carriera, allo Yankee Stadium. La partita perfetta di Costner termina con 10 strikeout, ed è commentata da Vin Scully, leggendario annunciatore che ricorda la partita perfetta di Don Larsen da lui commentata nel 1956. • Nel film "Lo scout", invece, un debuttante dei New York Yankees gioca la sua prima partita da professionista alle World Series, e ottiene un perfect game eliminando tutti gli avversari per strikeout, realizzando con 81 lanci la "super partita perfetta". • Il film "The perfect game", uscito nel 2010, tratto da una storia vera, parla dei giovani giocatori di Little League della città di Monterrey, Messico, che nel 1957, dopo aver vinto il campionato nazionale, riuscirono approdare alle (ancora oggi) tanto desiderate Little League World Series (o LLWS), che si svolgono a Williamsport, in Pennsylvania. La squadra, allenata da un ex coach dei Saint Louis Cardinals e da un prete, cercò di arrivare a Williamsport; a causa del razzismo i giocatori non potevano viaggiare né con il treno, né con il bus, ma fortunatamente riuscirono a giungere a destinazione. La squadra di Monterrey sconvolse tutti gli USA e il Messico vincendo 13 partite di fila alle World Series, e il giovane Angel Macias lanciò il primo Perfect game della storia delle LLWS proprio nella finalissima e così Monterrey divenne la prima squadra extra-statunitense a vincere le LLWS. 50 anni dopo, nel 2008, il lanciatore del Mexico Jesus Sauceda lanciò il secondo Perfect game della storia delle LLWS eliminando al piatto ogni giocatore avversario. L'impresa fu fatta contro la prima squadra italiana ad aver giocato nelle LLWS. Note generali Tre lanciatori di perfect game realizzarono anche degli RBI nelle loro partite: Hunter (3), Bunning (2), e Young (1). Hunter colpì tre valide; Richmond, Ward, Bunning, Martínez e Cain, una ciascuno. Cain è l'unico lanciatore a segnare un punto durante un perfect game. Barker, Witt, Rogers, Wells, Cone, Buehrle, Braden, Humber, e Hernández non batterono nei loro giochi perfetti; quando l'American League adottò la regola del battitore designato nel 1973. L'ultima dei punti vincenti che furono segnati in una partita perfetta è nel settimo inning - questo si verificò nelle partite di Hunter (parte bassa), Witt (parte alta) e Martínez (parte alta). Sette lanciatori di perfect game hanno lanciato almeno un'ulteriore no-hitter: Young, Joss, Bunning, Koufax, Johnson, Buehrle e Halladay. Witt ha partecipato a un no-hitter combinata. Koufax ha un numero superiore di no-hitter di qualsiasi lanciatore di perfect game, con quattro. Richmond e Robertson erano esordienti, anche se ognuno aveva fatto una sola apparizione in una stagione precedente. Anche se nell'ultima parte del 20° secolo, le principali partite delle League vennero giocate prevalentemente di notte, sei delle ultime dieci partite perfette, e quattro negli ultimi sei anni, furono giocate di giorno. Con l'introduzione del battitore designato ci si sarebbe potuti aspettare meno perfect game nell'AL. Invero, dal 1973, sette partite perfette vennero lanciate con la regola del DH (tra cui una partita inter league in un ballpark dell'AL) e solo quattro senza. Delle trenta squadre che attualmente compongono la Major League Baseball, sette non sono mai state coinvolte in un perfect game, da vincenti o perdenti: Cardinals, Pirates, Orioles, Royals, Brewers, Padres e Rockies. |
Nella Major League Baseball, 300 win club è il gruppo di lanciatori che hanno vinto 300 o più partite. Ventiquattro lanciatori hanno raggiunto questo traguardo. Questo elenco non include Bobby Mathews che ha vinto 297 nelle major league più molti altri nel 1869 e 1870 prima che le major league fossero istituite nel 1871. I San Francisco Giants sono l'unica franchigia ad avere quattro giocatori che hanno raggiunto le 300 vittorie mentre erano nel loro roster: Tim Keefe nella Players' League, Christy Mathewson e Mickey Welch mentre la squadra era a New York, e più recentemente Randy Johnson. All'inizio della storia del baseball professionistico, molte delle regole preferivano il lanciatore al battitore; la distanza che i lanciatori hanno lanciato a casa base era più corta di quella odierna e i lanciatori sono stati in grado di utilizzare sostanze estranee per alterare la direzione della palla. Inoltre, i lanciatori hanno iniziato le partite molto più frequentemente di quanto non facciano i lanciatori moderni; nella seconda metà della stagione 1884 Old Hoss Radbourne iniziò ogni sua partita. Il primo giocatore a vincere 300 partite fu Pud Galvin nel 1888. Sette lanciatori registrarono tutte o la maggior parte delle loro vittorie in carriera nel 19° secolo: Galvin, Cy Young, Kid Nichols, Keefe, John Clarkson, Charles Radbourn e Welch. Altri quattro lanciatori si unirono al club nel primo quarto del 20° secolo: Mathewson, Walter Johnson, Eddie Plank e Grover Cleveland Alexander. Young è il leader di tutti i tempi nelle vittorie con 511, un numero considerato indistruttibile. Se un lanciatore moderno vincesse 20 partite a stagione per 25 stagioni, rimarrebbe comunque a 11 partite dal record di Young. Solo tre lanciatori - Lefty Grove, Warren Spahn e Early Wynn - si unirono al 300 win club tra il 1924 e il 1982, il che può essere spiegato da una serie di fattori: l'abolizione dello spitball; Servizio militare della seconda guerra mondiale, come quello di Bob Feller; e la crescente importanza del fuoricampo nel gioco. Quando il fuoricampo è diventato un luogo comune, le esigenze fisiche e mentali sui lanciatori sono aumentate notevolmente, il che ha portato all'uso di una rotazione iniziale di quattro uomini. Tra il 1982 e il 1990, il 300 win club ha guadagnato sei membri: Gaylord Perry, Phil Niekro, Steve Carlton, Nolan Ryan, Don Sutton e Tom Seaver. Questi lanciatori hanno beneficiato del maggiore uso di lanciatori di rilievo specializzati, di una zona di strike ampliata e di nuovi stadi, tra cui Shea Stadium, Dodger Stadium e Astrodome, che erano i ballpark dei lanciatori, che sopprimevano la produzione offensiva. Inoltre, la crescente sofisticatezza dei metodi di allenamento e della medicina sportiva, come l'intervento chirurgico di Tommy John, ha consentito ai giocatori di mantenere un livello competitivo elevato per un periodo di tempo più lungo. Randy Johnson, ad esempio, ha vinto più partite a 40 anni rispetto a quando aveva 20 anni. Dal 1990, solo quattro lanciatori si sono uniti al 300 win club: Roger Clemens, Greg Maddux, Tom Glavine e Randy Johnson. I cambiamenti nel gioco nell'ultimo decennio del 20° secolo hanno reso difficile il raggiungimento di 300 vittorie in carriera, forse più che durante la metà del 20° secolo. La rotazione iniziale a quattro ha lasciato il posto a una rotazione a cinque, che offre ai lanciatori partenti meno possibilità di raccogliere vittorie. Nessun lanciatore ha raggiunto per la prima volta 20 vittorie in un anno non accorciato da scioperi nel 2006; questo è stato ripetuto nel 2009 e nel 2017. La realizzazione di 300 vittorie in carriera è stata considerata un'ammissione garantita alla Baseball Hall of Fame.Tutti i lanciatori con 300 vittorie sono stati eletti nella Hall of Fame ad eccezione di Clemens, che ha ricevuto solo la metà dei voti totali necessari per l'elezione nella sua prima apparizione nel ballottaggio della Hall of Fame nel 2013 e ha perso voti da quel totale nel 2014. Clemens è uscito definitivamente dal ballottaggio nel 2022. Una futura elezione di Clemens è considerata incerte a causa dei suoi presunti legami con l'uso di droghe dopanti. Per essere idoneo per la Hall of Fame, un giocatore deve essere "ritirato da cinque stagioni" o deceduto da almeno sei mesi. Molti osservatori si aspettano che il club guadagnerà pochi membri, se non nessuno, nel prossimo futuro. Dieci membri del 300 win club sono anche membri del 3000 strikeout club. Legenda: Pitcher: Nome del lanciatore Wins: Vittorie in carriera Date: Data della 300a vittoria Team: La squadra del lanciatore per la sua 300esima vittoria Opponent: Squadra avversaria nel momento della 300esima vittoria * Eletto nella Baseball Hall of Fame
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Il Cy Young Award è un’onorificenza assegnata ogni anno nel baseball ai migliori lanciatori della Major League Baseball (MLB), uno ciascuno per l'American League (AL) e la National League (NL). Il premio venne introdotto nel 1956 dal Commissioner del Baseball, Ford Frick, in onore del lanciatore Hall of Fame Denton True "Cy" Young (nella foto) , che morì nel 1955. Il premio fu inizialmente assegnato ad un solo grande lanciatore della Major League. Dopo che Frick si ritirò nel 1967, William Eckert divenne il nuovo commissioner del baseball. A causa delle richieste dei tifosi, Eckert annunciò che il Cy Young Award sarebbe stato assegnato sia al lanciatore dell’American League che a quello della National League. Dal 1956 al 1958, ai lanciatori non fu permesso di vincere il premio in più di un'occasione; questa norma venne eliminata nel 1959. L’assegnazione del premio di ciascuna League è votato dai membri del Baseball Writers Association of America, con due rappresentanti per ogni squadra, il che significa che 28 voti sono espressi per il vincitore dell'American League, e 32 voti sono espressi a favore della National League. Ogni elettore assegna un voto per il primo, secondo e terzo posto tra i lanciatori delle due League. La formula utilizzata per calcolare il punteggio finale è una somma ponderata dei voti. Il lanciatore con il punteggio più alto in ogni League vince il premio. Se due lanciatori ricevono lo stesso numero di voti, il premio sarà condiviso. La formula attuale iniziò nella stagione 1970. Prima di allora, i giornalisti votavano solo per il miglior lanciatore utilizzando la formula di un punto per ogni voto. Il primo destinatario del Cy Young Award fu Don Newcombe dei Dodgers, e i vincitori più recenti sono stati Tim Lincecum, dalla National League, e Zack Greinke, dell’American League. Nel 1957, Warren Spahn divenne il primo pitcher mancino a vincere il premio. Nel 1963, Sandy Koufax diventò il primo pitcher a vincere il premio con un voto unanime, due anni più tardi diventò il primo vincitore multiplo del premio. Nel 1974, vinse Mike Marshall, diventando il primo lanciatore di rilievo a vincere il premio. Nel 1978, Gaylord Perry (40 anni) è diventato il più vecchio lanciatore a ricevere il premio e solo nel 2004 il record fu superato da Roger Clemens (età 42). Il più giovane lanciatore fu Dwight Gooden (all'età di 20 anni nel 1985). Nel 2012, R.A. Dickey è diventato il primo lanciatore di knuckleball a vincere il premio. Nel 1974, Mike Marshall vinse il premio, diventando il primo lanciatore di rilievo a vincere il premio. Nel 1992, Dennis Eckersley è stato il primo closer moderno (primo giocatore ad essere utilizzato quasi esclusivamente nelle situazioni del nono inning) a vincere il premio, e da allora solo un altro lanciatore di rilievo ha vinto il premio, Éric Gagné nel 2003 (anche un closer). Un totale di nove lanciatori di rilievo hanno vinto il Cy Young Award in entrambi i campionati. Steve Carlton nel 1982 è diventato il primo lanciatore a vincere più di tre Cy Young Awards, mentre Greg Maddux nel 1994 è diventato il primo a vincerne almeno tre di fila (e ha ricevuto un quarto consecutivo l'anno successivo), un'impresa ripetuta in seguito da Randy Johnson. VINCITORI
Major Leagues combinata (1956–1966)
National League (1967–2023)
American League (1967–2023)
Pluri Vincitori Al 2021 sono 22 i lanciatori che hanno vinto il premio più volte. Roger Clemens detiene attualmente il record per il maggior numero di premi vinti, con sette: le sue prime e ultime vittorie separate da diciotto anni. Greg Maddux (1992-1995) e Randy Johnson (1999-2002) sono i due lanciatori che hanno vinto il maggior numero di premi consecutivamente. Clemens, Johnson, Pedro Martínez, Gaylord Perry, Roy Halladay e Max Scherzer sono gli unici lanciatori ad aver vinto il premio sia nell’American League che nella National League; Sandy Koufax è l'unico lanciatore che ha vinto più premi durante il periodo dell’assegnazione di un solo Award per tutte le due Major League Baseball. Roger Clemens è stato il lanciatore più giovane a vincere un secondo Cy Young Award, mentre Tim Lincecum è il pitcher più giovane a farlo nella National League e Clayton Kershaw è il più giovane mancino a farlo. Clayton Kershaw è il lanciatore più giovane a vincere un terzo Cy Young Award. Clemens è anche l'unico lanciatore a vincere il Cy Young Award con 4 squadre diverse; nessun altro lo ha fatto con più di 2 squadre diverse. Justin Verlander ha il maggior numero di stagioni che separano il suo primo (2011) e il secondo (2019) Cy Young Awards.
Vittorie per squadre
Solo due squadre non hanno mai avuto un lanciatore Cy Young Award. I Brooklyn / Los Angeles Dodgers hanno vinto più di qualsiasi altra squadra con 12. Vincitori con voto unanime Sono 20 i giocatori che hanno vinto all'unanimità il Cy Young Award, per un totale di 27 vittorie. Sei di queste vittorie unanimi sono state accompagnate da una vittoria del premio Most Valuable Player (contrassegnato con * sotto; ** indica che la vittoria unanime del giocatore è stata accompagnata da una vittoria unanime del MVP). Nella National League, 12 giocatori hanno vinto all'unanimità il Cy Young Award, per un totale di 15 vittorie. Sandy Koufax (1963*, 1965, 1966) Greg Maddux (1994, 1995) Bob Gibson (1968*) Steve Carlton (1972) Rick Sutcliffe (1984) Dwight Gooden (1985) Orel Hershiser (1988) Randy Johnson (2002) Jake Peavy (2007) Roy Halladay (2010) Clayton Kershaw (2014*) Sandy Alcántara (2022) Nell'American League,otto giocatori hanno vinto all'unanimità il Cy Young Award, per un totale di 12 vittorie. Denny McLain (1968**) Ron Guidry (1978) Roger Clemens (1986*, 1998) Pedro Martinez (1999, 2000) Johan Santana (2004, 2006) Justin Verlander (2011*, 2022) Shane Bieber (2020) Gerritt Cole (2023) |
Di seguito è riportato un elenco delle no-hitter nella storia della Major League Baseball. Nell'elenco non sono elencate tutti le no-hitter che sono state rotte negli extra innings o che sono state conseguite in partite abbreviate, perchè non sono attualmente considerate no-hitter ufficiali (Prima del 1991, una performance in cui nessuna valida veniva concessa in nove inning o in una partita abbreviata era considerata una partita no-hit ufficiale). I nomi di quei lanciatori che hanno lanciato una perfect game no-hitter sono in corsivo. Per le no-hitter combinate di due o più lanciatori della stessa squadra, ciascuno è elencato con il proprio numero di inning lanciati. Le partite che facevano parte di un doubleheader sono indicate come prima gara o seconda gara. Una no-hitter è un risultato raro per un lanciatore o un pitching staff: solo 323 sono state lanciate nella storia della MLB dal 1876, una media di circa due all'anno. La più recente no-hitter della Major League da parte di un singolo pitcher è stata lanciata il 1° Aprile 2024, da Ronel Blanco degli Houston Astros contro i Toronto Blue Jays. La no-hitter combinata più recente è stata lanciata l'8 luglio 2023 dal partente Matt Manning e dai lanciatori di rilievo Jason Foley e Alex Lange dei Detroit Tigers contro i Toronto Blue Jays. La no-hitter combinata più recente è stato lanciata il 2 novembre 2022 dal partente Cristian Javier e dai lanciatori di rilievo Bryan Abreu, Rafael Montero e Ryan Pressly degli Houston Astros contro i Philadelphia Phillies durante Gara 4 delle World Series 2022. Rafael Montero, Bryan Abreu, Cristian Javier, Christian Vázquez and Ryan Pressly posano per la foto dopo aver realizzato la no-hit combinata per gli Astros contro i Phillies in Gara 4 delle World Series 2022 La stagione MLB con il maggior numero di partite no-hit è la stagione 2021, in cui sono state lanciate nove no-hit. È possibile raggiungere la base senza battere, più comunemente con una base su ball, un errore o essere colpiti da un lancio. Altre possibilità includono il battitore che raggiunge la prima dopo un terzo strike non preso, l'interferenza del ricevitore o la scelta del difensore. Una no-hitter in cui nessun battitore raggiunge la base è un perfect game, un'impresa molto più rara. Poiché i battitori possono raggiungere la base con mezzi diversi da una valida, un lanciatore può lanciare una no-hitter (anche se non un perfect game) e comunque concedere punti e persino perdere la partita, sebbene questo sia estremamente raro e la maggior parte delle no-hitter sono anche shutouts. Uno o più punti sono stati segnati in 25 no-hitter registrate nella storia della MLB, più recentemente da Ervin Santana dei Los Angeles Angels of Anaheim nella vittoria per 3-1 contro i Cleveland Indians il 27 luglio 2011. In due occasioni, un squadra ha lanciato una no-hitter da nove inning e ha comunque perso la partita. È teoricamente possibile per i lanciatori avversari lanciare no-hitters nella stessa partita, sebbene ciò non sia mai accaduto nelle Major League. Due lanciatori, Fred Toney e Hippo Vaughn, completarono nove inning di una partita il 2 maggio 1917, senza concedere né una valida né un punto; Vaughn ha concesso due valide e un punto nel decimo inning, perdendo la partita contro Toney, che ha completato la no-hitter extra-inning. Definizione Una no-hitter è definita così dalla MLB: "Una partita no-hit ufficiale si verifica quando un lanciatore (o lanciatori) non concedono valide durante l'intero corso di una partita, che consiste in almeno nove inning". Questa definizione del 1991 dal Committee for Statistical Accuracy della MLB ha causato la cancellazione dai libri dei record ufficiali delle no-hitters precedentemente riconosciute di meno di nove inning o in cui la prima valida era stata concessa negli extra innings. Le partite perse dalla squadra ospite in 8 + 1⁄2 inning ma senza concedere alcua valida non si qualificano come no-hitters, poiché la squadra ospite ha lanciato solo otto inning. Frequenza La MLB ha riconosciuto 318 no-hitter lanciate dal 1876, 23 delle quali erano perfect game. Due no-hitter sono state lanciate due volte nello stesso giorno: Ted Breitenstein e Jim Hughes il 22 aprile 1898; e Dave Stewart e Fernando Valenzuela il 29 giugno 1990. Nove no-hitters sono state lanciate nella stagione 2021. Il record precedente era di otto, stabilito nel 1884. Il precedente record dell'era moderna (dal 1901) era di sette, raggiunto nel 1990, 1991, 2012 e 2015. Il periodo più lungo tra due no-hitter nell'era moderna è di tre anni e 44 giorni, tra Bobby Burke l'8 agosto 1931 e Paul "Daffy" Dean il 21 settembre 1934. Ci fu una siccità di tre anni e 11 mesi senza una no-hitter dopo la prima no-hitter della National League il 15 luglio 1876, lanciata da George Bradley. L'anno più recente senza no-hitters è il 2005. Il numero massimo di partite senza una no-hitter nelle MLB è di 6364, tra il perfect game di Randy Johnson del 18 maggio 2004, per gli Arizona Diamondbacks, e la no-hitter di Aníbal Sánchez del 6 settembre 2006, per i Florida Marlins. Il record precedente era una serie di 4015 partite senza una no-hitter dal 30 settembre 1984 al 19 settembre 1986. Individuale Sandy Koufax festeggia il terzo no-hitter il 4 giugno del 1964 L'Hall of Famer Sandy Koufax ha lanciato quattro no-hitters, incluso un perfect game, durante la sua carriera in MLB. Il lanciatore che detiene il record per il maggior numero di no-hitter è Nolan Ryan, che ne ha lanciate sette nei suoi 27 anni di carriera. Le sue prime due furono esattamente a due mesi di distanza con i California Angels: la prima il 15 maggio 1973 e la seconda il 15 luglio. Ne realizzò altre due con gli Angels il 28 settembre 1974 e il 1 giugno 1975. La quinta no-hitter di Ryan con gli Houston Astros il 26 settembre 1981, ha battuto il precedente record di Sandy Koufax. La sua sesta e settima no-hitter è arrivata con i Texas Rangers il 1 giugno 1990 e il 1 maggio 1991. Quando ha lanciato la settima all'età di 44 anni, è diventato il lanciatore più anziano a lanciare una no-hitter. Solo Ryan, Koufax (quattro), Cy Young (tre), Bob Feller (tre), Larry Corcoran (tre) e Justin Verlander (tre) hanno lanciato più di due no-hitters. Corcoran fu il primo pitcher a lanciare una seconda no-hitter in carriera (nel 1882), così come il primo a lanciarne una terza (nel 1884). Trentasei lanciatori hanno lanciato più di una no-hitter, senza contare le no-hitter combinate. Nolan Ryan ha il divario più lungo tra le no-hitter: ha lanciato la sua prima come membro dei Los Angeles Angels il 15 maggio 1973 e la sua ultima come Texas Ranger il 1 maggio 1991. Johnny Vander Meer ha lanciato l'unica no-hitter consecutiva nella storia della MLB Il lanciatore che detiene il record per il minor tempo trascorso tra le no-hitters è Johnny Vander Meer, l'unico lanciatore nella storia a lanciare no-hitters in partenze consecutive, mentre giocava per i Cincinnati Reds nel 1938. Oltre a Vander Meer, Allie Reynolds (nel 1951), Virgil Trucks (nel 1952), Ryan (nel 1973) e Max Scherzer (nel 2015) sono stati gli unici major leaguers a lanciare due no-hitters durante la stessa stagione regolare. Jim Maloney ha anche realizzato due no-hitter secondo le vecchie regole nella stagione 1965, entrambe agli extra innings. Nel primo, il 14 giugno, ha concesso un fuoricampo al leadoff Johnny Lewis per aprire la parte superiore dell'undicesimo inning, trasformando 10 inning di una no-hitter in una sconfitta per 1-0 contro i New York Mets. Secondo le regole dell'epoca, questo era considerato una no-hitter. Il 19 agosto, un fuoricampo di Leo Cárdenas al decimo inning ha permesso a Maloney di ottenere una vittoria no-hit per 1-0 in 10 inning sui Chicago Cubs. Roy Halladay ha lanciato due no-hitter nel 2010: un perfect game durante la stagione regolare e una no-hitter nella National League Division Series 2010. È l'unico major leaguer ad aver lanciato no-hitter nella regular season e nella postseason. Due lanciatori a cui manca la mano non di tiro, hanno lanciato no-hitters; Hugh Daily, dei Cleveland Blues, sconfisse i Philadelphia Quakers 1–0 il 13 settembre 1883, e Jim Abbott, dei New York Yankees, sconfisse i Cleveland Guardians 4–0 il 4 settembre 1993. Daily perse la mano sinistra in un incidente con la pistola da bambino e Abbott è nato senza la mano destra. Il record per il maggior numero di no-hitters ricevute da un catcher è quattro, un record condiviso dal catcher dei Boston Red Sox Jason Varitek e dal catcher dei Philadelphia Phillies Carlos Ruiz. Varitek ha ricevuto le no-hitter per Hideo Nomo, Derek Lowe, Clay Buchholz e Jon Lester. Varitek ha anche ricevuto una no-hitter non ufficiale da cinque inning, accorciata dalla pioggia, per Devern Hansack il 1° ottobre 2006. Ruiz ha ricevuto due no-hitter per Roy Halladay, incluso un perfect game, così come una per Cole Hamels, e una no-hitter combinata per Cole Hamels, Jake Diekman, Ken Giles e Jonathan Papelbon. Prima che la MLB ridefinisse la "no-hitter", Ray Schalk aveva a lungo detenuto il record per aver ricevuto quattro no-hitter, ma la sua prima no-hitter da nove inning si era conclusa con una valida al decimo inning. Victor Caratini è l'unico giocatore a ricevere no-hitter consecutive con due squadre diverse, e il decimo a ricevere no-hitter consecutive: la prima è arrivata il 13 settembre 2020, con i Chicago Cubs, e la seconda il 9 aprile 2021, con i San Diego Padres. Il record per la maggior numero di no-hitter moderne a cui ha partecipato appartiene a Jose Altuve degli Houston Astros (Mike Fiers, Justin Verlander, Framber Valdez, Ronel Blanco e i tre no-hitter combinati con Perfect Game di Matt Cain). Cinque lanciatori hanno lanciato una no-hitter sia nell'American League che nella National League: Cy Young, Ryan, Jim Bunning, Nomo e Randy Johnson. Solo cinque catcher hanno ricevuto una no-hitter in ogni League: Gus Triandos, Jeff Torborg, Darrell Porter, Ron Hassey e, più recentemente, Drew Butera. Triandos ha ricevuto la no-hitter di Hoyt Wilhelm del 1958 e il perfect game di Jim Bunning, Torborg ha ricevuto il perfect game di Koufax e la prima no-hitter di Ryan, Porter ha ricevuto la no-hitter di Jim Colborn nel 1977 e la seconda no-hitter di Bob Forsch nel 1983, e Hassey ha ricevuto i perfect games di Len Barker e di Dennis Martínez. Butera ha ricevuto una no-hitter del 2011 di Francisco Liriano e una no-hitter del 2014 di Josh Beckett. Squadra Nessuna squadra ha lanciato no-hitters in partite consecutive, anche se è successo una volta in giorni consecutivi: il 5 maggio 1917, Ernie Koob dei St. Louis Browns ha realizzato una no-hitter contro i Chicago White Sox e il compagno di squadra Bob Groom ha ripetuto l'impresa nella seconda partita di un doubleheader il giorno successivo. In due occasioni, ci sono stati delle no-hitter consecutive lanciate da ciascuna squadra in una serie. Il 17 settembre 1968, Gaylord Perry dei San Francisco Giants realizzo una no-hitter contro i St. Louis Cardinals e Ray Washburn dei Cardinals rispose con la stessa moneta ai Giants il giorno successivo. Il 30 aprile 1969, Jim Maloney dei Cincinnati Reds ottenne una no-hitter contro gli Houston Astros e Don Wilson degli Astros la realizzò contro i Reds il giorno successivo. Sorprendentemente, è stata la seconda no-hitter sia di Maloney che di Wilson nella loro carriera. Le squadre hanno lanciato due no-hitter consecutive, senza che altre squadre ne lanciassero una nel frattempo, 20 volte; più recentemente dagli Houston Astros (una no-hitter combinata che utilizza 4 lanciatori durante Gara 4 delle World Series 2022 e una no-hitter combinata che utilizza 3 lanciatori durante la stagione regolare 2022). L'unica squadra a lanciare tre no-hitter consecutive è stata i Milwaukee Braves, con Lew Burdette, seguito da no-no consecutivi di Warren Spahn, nel 1960 e nel 1961. I singoli lanciatori hanno lanciato due no-hitter consecutive sette volte: Addie Joss 1908 e 1910; Vander Meer nel 1938; Allie Reynolds nel 1951; Warren Spahn nel 1960 e nel 1961; Ryan due volte, prima nel 1973, poi nel 1974 e nel 1975; e Homer Bailey nel 2012 e nel 2013. Tutti e sette i casi erano con la stessa squadra. I Cleveland Indians sono l'unica squadra ad aver subito no-hitter per tre volte in una sola stagione, nel 2021. La prima da Carlos Rodón dei Chicago White Sox il 14 aprile 2021. Poi non sono riusciti a colpire una valida contro Wade Miley dei Cincinnati Reds il 7 maggio 2021. Infine, sono stati tenuti senza hits da Corbin Burnes e Josh Hader dei Milwaukee Brewers l'11 settembre 2021. Sorprendentemente, Zach Plesac è stato il lanciatore degli Indians per tutti e tre le no-hitter. Oltre a queste no-hitter ufficiali, anche gli Indians non sono riusciti a registrare una no-hitter contro i Tampa Bay Rays nella seconda partita di un doubleheader il 7 luglio 2021. Questa non è considerata una no-hitter ufficiale perché la partita è durata solo sette inning. No-hitter combinate La stragrande maggioranza delle partite senza no-hitter viene terminata dal lanciatore partente, ma 19 no-hitters sono state lanciate da una combinazione di lanciatori partenti e di rilievo. La prima no-hitter combinata di questo tipo avvenne il 23 giugno 1917, quando Ernie Shore dei Boston Red Sox rilevò il titolare Babe Ruth, che era stato espulso per aver litigato con l'arbitro dopo che aveva assegnato la base su ball al primo battitore della partita. Il corridore è stato successivamente sorpreso a rubare e Shore ha eliminato i successivi 26 battitori senza che nessun corridore arrivasse in base. Questa partita è stata a lungo considerata un perfect game per Shore, poiché ha registrato 27 out consecutivi; le regole attuali lo classificano solo come una no-hitter combinata. Un'altra no-hitter combinata della MLB non si verificò fino al 30 aprile 1967, quando Stu Miller dei Baltimore Orioles registrò la finale come rilievo di Steve Barber nella sconfitta per 2-1 contro i Detroit Tigers. L'unica no-hitter combinata agli extra inning fino ad oggi si è verificata il 12 luglio 1997. I lanciatori dei Pittsburgh Pirates Francisco Córdova (9 inning) e Ricardo Rincón (1 inning) si sono uniti per la no-hitter contro gli Houston Astros, 3-0. La vittoria è stata assicurata con walk-off home run da tre punti del pinch hitter Mark Smith alla fine del decimo inning. L'11 giugno 2003, gli Houston Astros stabilirono un record con sei lanciatori coinvolti in una no-hitter combinata. Quel giorno, Roy Oswalt, Pete Munro, Kirk Saarloos, Brad Lidge, Octavio Dotel e Billy Wagner si unirono per mantenere i New York Yankees senza valide. Oswalt è stato rimosso dopo un inning a causa di un infortunio. Munro ha lanciato il maggior numero di inning, 2 e 2⁄3. Ai 14 battitori affrontati ha concesso anche tre basi su balls, un hit-by-pitch e uno ha raggiunto la prima su errore del terza base Geoff Blum. L'unico altro corridore in base è stato messo da Dotel, che ha effettuato un lancio pazzo per il terzo strike ad Alfonso Soriano con un out nell'ottavo inning; Dotel ha continuato a registrare il quarantacinquesimo inning con quattro strikeouts nella stagione regolare. Lidge, che ha eliminato tutti e sei i battitori che ha affrontato nel sesto e settimo inning, si è guadagnato la vittoria. L'8 giugno 2012, i Seattle Mariners hanno pareggiato questo record quando Kevin Millwood, Charlie Furbush, Stephen Pryor, Lucas Luetge, Brandon League e Tom Wilhelmsen si sono uniti per realizzare la no-hitter contro i Los Angeles Dodgers. Millwood ha lanciato 6 inning prima di uscire a causa di un infortunio all'inguine. Solo un lanciatore ha lanciato una no-hitter come partente e ha contribuito a una no-hitter combinata come rilievo. Il 30 settembre 1984, Mike Witt lanciò un perfect game, 1-0, per i California Angels contro i Texas Rangers. L'11 aprile 1990, lanciando l'ottavo e il nono inning come rilievo di Mark Langston, Witt ottenne una salvezza in un'altra vittoria no-hit per 1-0 per gli Angels sui Seattle Mariners. Vida Blue, Kent Mercker, Kevin Millwood e Cole Hamels sono gli unici lanciatori ad aver iniziato sia un colpete game no-hitter che una no-hitter combinata. Vida Blue ha realizzato una no-hit contro i Minnesota Twins il 21 settembre 1970, mentre lanciava per gli Oakland Athletics. Si è unito a Glenn Abbott, Paul Lindblad e Rollie Fingers per la no-hitter contro i California Angels il 28 settembre 1975. Mentre con gli Atlanta Braves nel 1991, Mercker, Mark Wohlers e Alejandro Peña hanno realizzato una no-hit combinata contro i San Diego Padres per la prima volta nella National League. L'8 aprile 1994 Mercker lanciò una complete game contro i Los Angeles Dodgers. Kevin Millwood realizzò la no-hitter contro i San Francisco Giants il 27 aprile 2003, mentre era con i Philadelphia Phillies. Sia Mercker che Blue erano All-Stars nelle stagioni delle loro no-hitter combinate, e Blue ha anche vinto il Cy Young Award e il Most Valuable Player Award durante la sua carriera. Nel 2022, Cristian Javier ha iniziato in due no-hitter combinate che sono state entrambe chiuse con successo da Ryan Pressly. Sono diventati gli unici lanciatori a partecipare a più no-hitter combinate. Opening Day, conquista del titolo e no-hitter postseason Bob Feller lanciò la prima no-hitter dell'Opening Day, nel 1940. Mike Scott degli Houston Astros ha realizzato una no-hitter contro i San Francisco Giants il 25 settembre 1986, una vittoria che ha anche aiutato la conquista del titolo della National League West; questa è l'unica coincidenza del genere nella storia della Major League fino ad oggi. Nella prima partita di un doubleheader il 28 settembre 1951, Allie Reynolds dei New York Yankees ha lanciato una no-hitter contro i Boston Red Sox conquistando un pareggio per il pennant della American League; il pennant è stato conquistato a titolo definitivo nella seconda partita del doubleheader. Ci sono state tre no-hitter postseason nella storia della MLB: due da solista e una combinato. L'8 ottobre 1956, Don Larsen dei New York Yankees lanciò un perfect game in Gara 5 delle World Series di quell'anno contro i Brooklyn Dodgers. Nove anni prima, Bill Bevens degli Yankees era arrivato a un punto da una no-hitter contro i Brooklyn Dodgers in Gara 4 delle World Series del 1947, solo per perdere la partita per un doppio di Cookie Lavagetto. Il 6 ottobre 2010, Roy Halladay dei Philadelphia Phillies, nella prima apparizione nella postseason della sua carriera, ha lanciato la seconda no-hitter nella storia della postseason, in Gara 1 del NLDS dei Phillies contro i Cincinnati Reds. Il 2 novembre 2022, Cristian Javier, Bryan Abreu, Rafael Montero e Ryan Pressly degli Houston Astros si sono uniti per battere i Phillies con una no-hitter in Gara 4 delle World Series di quell'anno. Rookie no-hitters Venticinque rookies della MLB hanno lanciato una no-hitter dal 1901. Quattro lanciatori hanno lanciato una no-hitter nella loro prima partenza in MLB; altri due l'hanno fatto alla loro seconda partenza. Bumpus Jones dei Cincinnati Reds lanciò una no-hitter il 15 ottobre 1892, nella sua prima partita di Major League. Jones ha lanciato solo otto partite nelle Major, terminando con un record di vittorie e sconfitte in carriera di 2–4 e una media ERA in carriera di 7.99. Ted Breitenstein lanciò una no-hitter nella sua prima partenza in MLB il 4 ottobre 1891; tuttavia, non era la sua prima partita di Major. In seguito lanciò una seconda no-hitter il 22 aprile 1898. Il 6 maggio 1953, Bobo Holloman lanciò una no-hitter per i St. Louis Browns alla sua prima partenza in Major League (anche se non era la sua prima partita in Major). Questa partita si sarebbe rivelata una delle sole tre vittorie in MLB che Holloman ottenne, contro sette sconfitte, tutte nel 1953. Bill Veeck, allora proprietario dei Browns, nella sua autobiografia descrisse i 27 eliminati della no-hitter di Holloman come una sequenza di palle colpite a terra duramente, line drive sensazionali e palle al volo profonde. Il 14 agosto 2021, Tyler Gilbert degli Arizona Diamondbacks ha lanciato una no-hitter contro i San Diego Padres alla sua prima partenza in Major League e quarta apparizione. La sua prima partita di Major è arrivata solo 11 giorni prima della sua no-hitter. In netto contrasto, ci sono nove vincitori di 300 partite - Grover Cleveland Alexander, Kid Nichols, Lefty Grove, Early Wynn, Steve Carlton, Don Sutton, Greg Maddux, Roger Clemens e Tom Glavine - che non sono riusciti a lanciare una no-hitter. L'11 agosto 1991, Wilson Álvarez dei Chicago White Sox ha lanciato una no-hitter alla sua seconda partenza in carriera nella Major League. Durante il primo inizio di carriera di Alvarez, aveva concesso tre punti su un paio di fuoricampo e non ha eliminato un solo battitore. A differenza di Jones e Holloman, Alvarez ha vinto 102 partite in 16 anni di carriera. Clay Buchholz ha lanciato una no-hitter per i Boston Red Sox nella sua seconda partenza in Major il 1 settembre 2007, al Fenway Park. La partita si è conclusa con una vittoria per 10-0 per i Red Sox sui Baltimore Orioles. Charlie Robertson dei Chicago White Sox lanciò un perfect game contro i Detroit Tigers il 30 aprile 1922, alla sua quarta partenza e quinta apparizione in carriera. No-hitter da nove inning in uno sforzo perdente A differenza di un perfect game, in cui nessun battitore raggiunge la base, nella normale no-hitters un battitore può raggiungere la base in altri modi, come una base su ball, un errore o un battitore colpito, quindi è possibile per la squadra lanciare la no-hitter e perdere. Il 23 aprile 1964, Ken Johnson degli Houston Colt .45 divenne l'unico lanciatore a perdere un complete game no-hitter in nove inning quando fu battuto, 1-0, dai Cincinnati Reds. Il punto vincente è stato segnato da Pete Rose all'inizio del nono inning tramite un errore, un groundout e un altro errore. Il 30 aprile 1967, Steve Barber e Stu Miller dei Baltimore Orioles lanciarono una no-hitter combinata, ma persero 2-1 contro i Detroit Tigers. Il 1° luglio 1990, Andy Hawkins dei New York Yankees lanciò una no-hitter da otto inning (gli Yankees erano la squadra in trasferta) contro i Chicago White Sox e perse la partita 4-0 dopo un ottavo inning che vide tre errori. I quattro punti segnati dai White Sox sono il massimo di qualsiasi squadra in una partita in cui non hanno battuto valide. Poiché Hawkins ha lanciato solo otto inning, questa partita non è riconosciuta come no-hitter ufficiale dalla Major League Baseball; tuttavia, era considerato una no-hitter al momento in cui è stato lanciata. Nell'anno successivo alla partita, le regole relative alle no-hitter (e le regole relative ad altre statistiche) sono state modificate e applicate retroattivamente al fine di "ripulire il registro". La "no-hitter" di Hawkins ha fallito su una disposizione principale dei nuovi standard. Per essere classificata come no-hitter valida, il lanciatore o il pitching staff deve tenere la squadra avversaria senza valide per l'intera partita e affrontare i battitori avversari in almeno nove inning completi, il che significa che l'unico modo in cui una squadra può lanciare una no-hitter perdente in trasferta è se la partita va agli extra innings e la squadra di casa riesce a vincere la partita con un walk-off senza il beneficio di una valida. Il 12 aprile 1992, Matt Young dei Boston Red Sox affrontò i Cleveland Indians nella prima partita di un doubleheader. Young non ha concesso valide ma ha accusato due punti per aver permesso sette walks e un errore dell'interbase Luis Rivera, in rotta verso la seconda no-hitter non ufficiale da un lanciatore perdente in trasferta. Anche Jered Weaver e José Arredondo dei Los Angeles Angels si sono combinati per otto inning no-hit in una sconfitta per 1-0 contro i Los Angeles Dodgers il 28 giugno 2008, dopo che Matt Kemp ha raggiunto la prima per errore, ha rubato la seconda, avanzato in terza su un altro errore, e ha segnato su una volata di sacrificio. Tuttavia, poiché gli Angels hanno lanciato solo otto inning, questa partita ancora una volta non è riconosciuta come no-hitter ufficiale. Il 15 maggio 2022, anche i lanciatori dei Cincinnati Reds Hunter Greene e Art Warren si sono uniti per lanciare otto inning no-hit perdenti contro i Pittsburgh Pirates. L'unico punto della partita è stato segnato quando l'interbase dei Pirates Rodolfo Castro ha segnato su un groundout. La partita ancora una volta non è riconosciuta come no-hitter ufficiale, a causa di soli 8 inning di gioco no-hit. No-hitter accorciati Matt Young non ha concesso valide in una partita del 1992 che non è considerata una no-hitter perché ha lanciato solo otto inning. Ci sono quattro no-hitter abbreviate che sono stati risolte in anticipo come parte di un precedente accordo per motivi di viaggio. Nel 2020 e nel 2021, la MLB ha utilizzato doubleheader da 7 inning e il 25 aprile 2021 Madison Bumgarner ha lanciato la quinta no-hitter accorciata nella storia del baseball non accorciata dal tempo o dall'oscurità. Il 7 luglio 2021, Collin McHugh, Josh Fleming, Diego Castillo, Matt Wisler e Pete Fairbanks dei Tampa Bay Rays hanno lanciato una no-hitter combinata di 7 inning. Le no-hitter registrate nei doubleheader da 7 inning non contano come no-hitter ufficiali a meno che il gioco non duri almeno nove inning e la no-hitter sia preservata fino alla fine della partita. Se la squadra di casa è in testa dopo la parte superiore del nono, non batte nella parte inferiore del nono, quindi la squadra ospite lancia solo otto inning. Poiché è possibile segnare punti senza ottenere valide, una squadra ospite può completare una partita completa senza consentire una valida ma non essere accreditata con una no-hitter ufficiale. Questo è successo cinque volte nella storia della MLB. Silver King (1890), Andy Hawkins (1990) e Matt Young (1992) hanno lanciato complete game senza concedere una valida, ma hanno lanciato solo otto inning come lanciatore perdente della squadra ospite, e quindi non sono accreditati con una no-hitter. Nel 2008, Jered Weaver e José Arredondo si sono uniti per lanciare otto inning no-hit, e nel 2022 anche Hunter Greene e Art Warren si sono uniti per lanciare otto inning no-hit, perdendo la partita 1–0. I no-hitter si sono interrotti agli extra inning Una partita che risulta no-hitter per nove inning può essere interrotta negli extra innings. Secondo le regole attuali, una partita del genere (sia vinta che persa) non è considerata una no-hitter ufficiale perché il pitching staff non ha mantenuto la squadra avversaria senza valide per l'intero corso della partita. Il 2 maggio 1917, una partita tra i Chicago Cubs e i Cincinnati Reds raggiunse la fine di nove inning in parità senza valide, l'unica volta nella storia del baseball in cui nessuna delle due squadre ha battuto una valida regolamentare. Sia Hippo Vaughn dei Cubs che Fred Toney dei Reds hanno continuato a lanciare fino al decimo inning. Vaughn ha perso la sua no-hitter nella parte superiore del decimo, poiché i Reds hanno realizzato due valide e segnato il punto vincente. Toney ha chiuso il decimo senza concedere valide e ha registrato una no-hitter da dieci inning. Questa partita è stata a lungo considerata un "doppio no-hitter", ma a Vaughn non è più attribuita una no-hitter secondo le regole attuali. Delle sedici potenziali no-hitter che sono state perse agli inning extra, due sono state perfect games fino all'inning in cui la prima valida è stata concessa. Il 26 maggio 1959, Harvey Haddix dei Pittsburgh Pirates lanciò ben dodici inning perfetti contro i Milwaukee Braves prima di perdere il perfect game per errore e poi la no-hitter e la partita al tredicesimo inning. Il 3 giugno 1995, Pedro Martínez dei Montreal Expos ha lanciato nove inning perfetti contro i San Diego Padres prima di concedere una valida nel decimo ed uscire dalla partita, che gli Expos hanno poi vinto, 1–0. Il 23 agosto 2017, in una partita tra i Los Angeles Dodgers e i Pittsburgh Pirates, il lanciatore dei Dodgers Rich Hill ha lanciato nove inning no-hit, solo per perdere la sua no-hitter (e la partita) su un fuoricampo di Josh Harrison nel decimo inning. Questo era un altro potenziale perfect game; il perfect game è stato interrotto da un errore al nono inning la prima volta nella storia della MLB. Il 23 aprile 2022, i Tampa Bay Rays hanno lanciato una no-hitter combinata contro i Red Sox che è stata interrotta al decimo inning. JP Feyereisen, Javy Guerra, Jeffrey Springs, Jason Adam, Ryan Thompson e Andrew Kittredge hanno lanciato nove innings senza valide prima che Matt Wisler concedesse un triplo a Bobby Dalbec dei Boston, che ha portato a punto il corridore in seconda base nell'extra inning. I Rays avrebbero continuato vincendo nella parte bassa del 10° inning con un fuoricampo di Kevin Kiermaier; Wisler è stato accreditato della vittoria. Il 10 settembre 2023, i Milwaukee Brewers hanno lanciato 10 inning combinati senza valide contro i New York Yankees, prima che la no-hitter venisse interrotta nella parte bassa dell'undicesimo, con gli Yankees che successivamente hanno vinto la partita. Corbin Burnes ha lanciato 8 di quegli inning senza valide, seguito da Devin Williams e Abner Uribe con due inning consecutivi senza hits, prima che Oswaldo Cabrera realizzasse un doppio su Joel Payamps nella aprte bassa dell'undicesimo. Gli Yankees alla fine vinsero con una doppio di Kyle Higashioka nella parte bassa del 13esimo inning contro Hoby Milner, a cui viene attribuita la sconfitta. Tempo trascorso tra no-hitters per una franchigia Tutte le 30 squadre attive nella Major League Baseball hanno lanciato un no-hitter. L'ultima squadra attiva della MLB a lanciare la sua prima no-hitter è stata il San Diego Padres, quando il lanciatore Joe Musgrove ha eliminato dieci battitori e ha tenuto i Texas Rangers senza valide al Globe Life Field il 9 aprile 2021, 52 anni dopo il debutto della squadra nel 1969. Il tentativo più vicino di un singolo lanciatore prima del 2021 è stato contro i Philadelphia Phillies il 18 luglio 1972: Steve Arlin è arrivato a un punto da una no-hitter prima che Denny Doyle interrompesse la sua performance con un singolo. Il 9 luglio 2011, cinque lanciatori dei Padres si sono combinati per 8 inning e 2⁄3 no-hit contro i Los Angeles Dodgers prima che Juan Uribe colpisse un doppio, seguito da un singolo di Dioner Navarro che ha permesso ai Dodgers di segnare e vincere la partita, 1–0. I Cleveland Guardians hanno la più lunga siccità attiva di no-hitter; l'ultima partita del genere lanciata dalla squadra fu il perfect game di Len Barker del 15 maggio 1981. I New York Mets, che hanno iniziato a giocare nel 1962, sono rimasti senza no-hitter fino a quando Johan Santana non ne ha lanciata una la notte del 1 giugno 2012, contro i St. Louis Cardinals in casa al Citi Field. La vittoria per 8-0 ha chiuso la loro era come la franchigia più antica senza una no-hitter e ha posto fine a una siccità che è durata 8019 partite di regular season e 74 di postseason. Dall'inizio della stagione 2021, i lanciatori dei Mets hanno lanciato 39 one hitters. La più lunga siccità senza no-hitter nella storia della MLB fu subita dai Philadelphia Phillies tra il 1 maggio 1906 e il 21 giugno 1964, un arco di 8945 partite. I Washington Nationals hanno raggiunto la loro prima no-hitter il 28 settembre 2014. La franchigia ha quattro precedenti no-hitters nella sua storia come Montreal Expos, incluso il perfect game di Dennis Martínez. Sei squadre attuali della NL - i Braves, i Dodgers, i Giants, i Phillies, i Cubs e i Reds - hanno tutte lanciato le loro prime no-hitters prima dell'avvento dell'American League nel 1901. Tra le prime squadre della National League che ancora giocano, l'ultima a ottenere la loro prima no-hitter sono stati i St. Louis Cardinals, quando Jesse Haines ne lanciò una il 17 luglio 1924. Delle squadre originarie dell'American League, l'ultima squadra a ottenere la loro prima no-hitter sono stati i New York Yankees, quando George Mogridge ne lanciò una il 24 aprile 1917. Ci sono un certo numero di franchigie della Major League di breve durata del diciannovesimo secolo che sono scomparse senza mai registrare una no-hitter. No-hitter più recente per ogni franchigia attiva della MLB
Evitare la no-hitter Tutte le squadre MLB dell'era moderna hanno sperimentato almeno due no-hitter lanciate contro di loro. Il record per il periodo di tempo più lungo senza accusare no-hitter è detenuto dai Chicago Cubs, che sono riusciti a ottenere almeno una valida in ogni partita dopo il perfect game di Sandy Koufax contro di loro il 9 settembre 1965, fino a quando hanno subito la no-hit di Cole Hamels dei Philadelphia Phillies il 25 luglio 2015, un periodo di 49 anni e 318 giorni (7951 partite, incluse 31 partite di postseason). Il perfect game di Koufax, insieme allo one-hitter di Bob Hundley, è l'unica partita di Major League in cui le due squadre si sono combinate per una sola valida. La seconda striscia più lunga senza una no-hitter ufficiale lanciata contro di loro è detenuta dai New York Yankees, che hanno avuto un intervallo di 44 anni e 263 giorni tra nove inning no-hitter dal 21 settembre 1958 al 10 giugno, 2003. Tuttavia, durante questo periodo, gli Yankees non sono riusciti a raccogliere una valida in una partita ufficiale accorciata dalla pioggia il 12 luglio 1990, dopo 31 anni e 294 giorni. Includendo partite con meno di nove inning, i St. Louis Cardinals hanno la seconda serie più lunga tra le partite in cui non hanno accusato una valida: dal 12 maggio 1919 al 14 maggio 1960, un periodo di 41 anni e 3 giorni. Tra le squadre dell'AL, i Kansas City Royals detengono la striscia più lunga di questo tipo: dal 15 maggio 1973 al 19 maggio 2008, un periodo di 35 anni e 4 giorni. La striscia attuale più lunga è detenuta dai Los Angeles Angels, l'ultima volta senza valide l'11 settembre 1999 (24 anni e 205 giorni) fa dal lanciatore dei Minnesota Twins Eric Milton. No-hitters e ballparks Forbes Field, sede dei Pittsburgh Pirates dalla metà della stagione 1909 fino alla metà della stagione 1970, è l'unico campo da baseball a lungo termine della Major League in cui non è mai stata lanciata una no-hitter durante la sua esistenza. Ci sono tre campi di recente costruzione in cui non sono ancora stati lanciati le no-hitters, Busch Stadium, Truist Park e Target Field. Quattro ballparks attualmente esistenti da un decennio o più hanno visto solo una no-hitter ciascuno: Coors Field, la casa dei Colorado Rockies (Hideo Nomo il 17 settembre 1996); l'attuale casa degli Orioles, Oriole Park a Camden Yards, noto per essere amico dei battitori (Nomo il 4 aprile 2001); PNC Park, l'attuale casa dei Pirates, che come Forbes Field è noto per essere amico dei battitori (Homer Bailey il 28 settembre 2012); e Petco Park, sede dei San Diego Padres, che inizialmente era conosciuto come stadio dei lanciatori ma è stato modificato con recinzioni più corte nel 2013 (Tim Lincecum il 13 luglio 2013). L'American Family Field, sede dei Milwaukee Brewers, ha ospitato due no-hitters, ma solo una ha coinvolto la squadra di casa. Entrambe le no-hitters sono stati lanciate dai Chicago Cubs: Alec Mills ha lanciato una no-hitter il 13 settembre 2020 contro i Brewers; e Carlos Zambrano ne ha lanciata una il 14 settembre 2008, contro la gli Houston Astros, squadra di casa, in una partita spostata per l'uragano Ike al Miller Park. Negro Leagues La ricerca in corso da parte degli storici del baseball ha rivelato l'esistenza di 34 no-hitter lanciate nella Negro League Baseball; la ricerca ha dovuto chiarire le differenze tra il gioco di squadra e il barnstorming, e una delle no-hitters è stata realizzata in un Benefit All-Star Game. Nel 2020, la Major League Baseball ha annunciato l'aggiunta delle sette "Negro Major Leagues" che hanno giocato dal 1920 al 1948 come Major League, e hanno riconosciuto le statistiche di oltre 3400 giocatori che hanno giocato in quelle stagioni, il che non farà che aumentare la necessità di ulteriori ricerche e verifica sulle no-hitters. Ciò presuppone che da 22 a 24 no-hitters di quella suddetta era (22 stagioni regolari, una postseason, un All-Star Game) potrebbero essere riconosciute dagli Elias book ufficiali negli anni futuri. Ci sono anche sei partite che sono state prematuramente accorciate dalla durata prevista di nove inning che sono state interrotte a causa del tempo che vanno dal 1926 al 1945, una delle quali include Luther Farrell e il suo sette inning no-hitter in Gara 5 del 1927 delle Colored World Series. Quattro lanciatori hanno lanciato due no-hitter: Bill Gatewood, Phil Cockrell, Jesse Winters e Satchel Paige; Si dice che Dick Redding, soprannominato "Cannonball", abbia lanciato fino a 30 no-hitters nella sua carriera, ma la disparità nel trovare box scores per verificare tale affermazione si rivela ancora troppo grande per i ricercatori (per inciso, Paige aveva stimato di aver lanciato 55 no-hitters in una lunga carriera di partite di campionato e barnstorming). In ogni caso, la sua no-hitter per i Lincoln Giants contro i Cuban Stars è generalmente considerata la prima no-hitter documentata tra due squadre afroamericane che si ritiene abbiano giocato ai massimi livelli. Leon Day lanciò una no-hitter il 5 maggio 1946, per aprire la stagione dei Newark Eagles contro i Philadelphia Stars, che si ritiene sia la seconda no-hitter lanciata da un lanciatore nell'Opening Day. Undici no-hit furono realizzate negli anni 1910, quattordici negli anni '20, sei negli anni '30 e tre negli anni '40. Probabilmente la no-hitter più famosa lanciata da un giocatore nelle Negro Leagues fu Red Grier, che lanciò una no-hitter in Gara 3 delle Colored World Series il 3 ottobre 1926, giocando per i Bacharach Giants contro il Chicago American Giants. È stata la prima no-hitter lanciata in una partita postseason della Major League, e nessuno ne avrebbe lanciata un'altra nei playoff fino a Don Larsen 30 anni dopo. Altre notevoli No-Hitters Due no-hitter sono state lanciate nella Caribbean Series. La prima, nel 1952, fu lanciata da Tommy Fine dei Leones del Habana (Cuba), contro la Cerveceria Caracas (Venezuela). La seconda è stata lanciata solo nel 2024, da Ángel Padrón del Tiburones de La Guaira (Venezuela) nella vittoria per 9-0 sui Gigantes de Rivas (Nicaragua). Considerato uno dei più grandi lanciatori dilettanti dell'Ontario negli anni '50 e '60, il mancino Jack Roberts lanciò due no-hitter consecutive per i Campbellville Merchants - una squadra con una percentuale di vittorie di 0,771 - in un finale round-robin della Ontario Baseball Association Intermediate C nel 1966. Un sette inning no-hitter molto insolito è stato lanciato dai LA Angels AA, affiliati della mino league della Southern League, i Rocket City Trash Pandas, una squadra con sede a Madison, in Alabama. L'8 aprile 2023 in una partita programmata di 7 inning, Rocket City era in testa alla affiliata di AA dei Reds, i Chattanooga Lookouts, 3-0 dirigendosi verso la vetta del 7 ° inning, a soli tre out dal completamento della no-hitter. Con l'aiuto di 5 walk, 4 battitori colpiti, un lancio pazzo e un cruciale 2-out, vennero segnati tre punti per un errore dell'esterno centro su un fly-out che avrebbe concluso la partita con la vittoria se preso, Chattanooga segnò sette punti senza valide, vincendo alla fine la partita per 7-5. Solo sei squadre della Major League hanno subito sconfitte senza valide; tuttavia, accusare 7 punti, tutti nella parte alta dell'ultimo inning senza una valida, non ha precedenti. No-hitter con complete game shutout vinta A differenza delle definizioni MLB e WBSC (global sanctioning body of baseball), una no-hitter è chiamato partita "no hit, no run" nei campionati professionistici dell'Asia orientale. I requisiti sono diversi rispetto alla definizione tradizionale; la partita è una vittoria shutout in cui il lanciatore iniziale lancia l'intero gioco senza concedere valide e non vengono segnati punti (in una no-hitter secondo la definizione tradizionale si può segnare punti per base su ball, hit by pitch, interferenza difensiva, errori, basi rubate, e balks). In quei campionati, una no-hitter non è considerata un record ufficiale a meno che il lanciatore titolare non lanci l'intera partita e la squadra avversaria non segni punti, e la squadra vinca o la partita finisca in parità, cosa che accade quando il limite di inning è raggiunto. C'è un limite di dodici inning in questi campionati. Superstizioni Una delle superstizioni più comuni nel baseball è che porti sfortuna menzionare una no-hitter in corso, soprattutto al lanciatore e in particolare dai suoi compagni di squadra (che a volte arrivano persino a evitare di avvicinarsi anche al lanciatore). Alcuni giornalisti sportivi osservano questo tabù mentre altri non hanno riserve sul menzionare le no-hitters prima del completamento. Quando Sandy Koufax lanciò la sua no-hitter contro i Mets nel 1962, una delle loro 120 sconfitte in quella stagione, l'allenatore dei Mets Solly Hemus, apparentemente cercando di infastidire Koufax, continuò a tormentarlo per tutta la partita sulla realizzazione di una no-hitter, secondo una intervista post-partita rilasciata da Koufax dopo aver lanciato la sua terza no-hitter nel 1964. Una prima biografia di Koufax lo citava mentre diceva al suo catcher, durante quella no-hitter del 1964, "Andiamo con la fastball e facciamola finita con questa faccenda della no-hit". Mickey Mantle, in un'intervista per la serie di documentari sul baseball del 1994 di Ken Burns, ha riferito che Don Larsen, famoso per il suo perfect game delle World Series del 1956, ha cercato di parlare della sua no-hitter durante la gara, ma con suo grande dispiacere i compagni di squadra evitarono la sua conversazione e mantennero la superstizione. Quando il debuttante dei Los Angeles Angels Bo Belinsky entrò nell'inning finale della sua no-hitter nel 1962, l'outfielder dei Baltimore Orioles Jackie Brandt lo incrociò sul campo mentre le squadre cambiavano l'inning. Secondo il biografo di Belinsky, Maury Allen, Brandt ha detto a Belinsky: "Bella partita, Bo, ma è finita. Da leadoff ti metto giù un bunt valido". Belinsky ha eliminato Brandt per iniziare l'inning finale della sua no-hitter. Nel 2009, quando Mark Buehrle stava lanciando il suo perfect game, mentre usciva dal campo dopo l'ottavo inning, il cronista televisivo dei White Sox Ken Harrelson esclamò: "Chiama i tuoi figli! Chiama le tue figlie! Chiama i tuoi amici! Chiama i tuoi vicini! Mark Buehrle ha un perfect game e sta per entrare nel nono!". Buehrle ha eliminato i tre battitori che ha affrontato nel nono per completare il perfect game. Quando Jim Bunning stava lanciando il suo perfect game nel 1964, violò deliberatamente questa superstizione, parlando con i suoi compagni di squadra dei progressi del perfect game per allentare la tensione in panchina. No-Hitters regolari Legenda no-hitter: Grassetto = perfect game / Sottolineato = sconfitta / Corsivo = interleague League: NL (National League) - AL (American League) - FL (Federal League) - PL (Players' League) - UA (Union Association) - AA (American Association) - NA (National Association) - WS (World Series) - Inter (Interleague)
No-hitters per FranchigiaTeams attuali Legenda: Corsivo: lanciatori multipli usati per il no-hitter combinato / Grassetto: perfect game
Teams defunti
Squadre con una sola no-hitterQueste squadre attive hanno lanciato solo una no-hitter nella storia della loro franchigia. Colorado Rockies
San Diego Padres
Tampa Bay Rays
Toronto Blue Jays
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Nella Major League Baseball (MLB), il club dei 3000 strikeout (K) è un termine applicato al gruppo di lanciatori che hanno eliminato 3000 o più battitori nella loro carriera. Walter Johnson fu il primo a raggiungere i 3000 "K" ed è stato l’unico lanciatore a detenere questo record per 50 anni fino a quando Bob Gibson registrò il suo 3000° strikeout nel 1974. In totale sono 19 i lanciatori che hanno raggiunto i 3000 strikeout e Max Scherzer è l'ultimo membro ad entrare nel club il 12 settembre 2021. CC Sabathia si è recentemente unito a Steve Carlton e Randy Johnson come gli unici lanciatori mancini in questo gruppo. Randy Johnson è stato anche il lanciatore più veloce a raggiungere i 3000 strikeout, con il minor numero di partite lanciate o inning lanciati rispetto a qualsiasi altro pitcher. César Geronimo è l'unico giocatore ad essere stato messo strike out da due differenti lanciatori per il loro 3000° K, prima da Gibson nel 1974 e poi da Nolan Ryan nel 1980. I Minnesota Twins sono stati tra le prime quattro franchigie ad avere più lanciatori a registrare il loro 3000esimo strikeout nel loro roster, prima Walter Johnson (mentre la franchigia si chiamava Washington Senators) nel 1923 e poi Bert Blyleven nel 1986. I Chicago Cubs, New York Yankees e Houston Astros sono gli altri con Ferguson Jenkins e Greg Maddux per i Cubs, Phil Niekro e Sabathia per gli Yankees e Nolan Ryan e Justin Verlander per gli Astros. Dieci lanciatori del club dei 3.000 strikeouts sono anche membri del club delle 300 vittorie. Sette lanciatori di questo club sono stati nominati tra i cento più grandi giocatori della storia della MLB come parte dell'All-Century Team, quattro dei quali sono stati infine votati come partenti del Team dal voto dei fans. L'appartenenza al club dei 3000 strikeout è spesso descritta come una garanzia per l'eventuale ingresso nella Baseball Hall of Fame. Nove dei dieci membri ammissibili del club dei 3000 strikeout sono stati eletti nella Hall. L'ammissibilità richiede che un giocatore si sia ritirato da cinque stagioni o deceduto da almeno sei mesi. Randy Johnson, Pedro Martínez e John Smoltz sono i pitchers eletti più di recente, tutti votati durante le votazioni del 2015. Dei sedici membri idonei del club dei 3000 strikeouts, quattordici sono stati eletti nella Hall. Altri tre membri non sono ancora eleggibili, non essendo morti da sei mesi né ritirati da cinque stagioni. I due che hanno partecipato a una votazione alla Hall of Fame ma non sono ancora stati eletti, Roger Clemens e Curt Schilling, hanno entrambi fatto la loro prima apparizione alle elezioni del 2013. Ciascuno ha ricevuto solo circa la metà dei voti totali necessari per l'induzione, con Schilling che ha guadagnato un po' più voti di Clemens. Le future elezioni di Clemens sono viste come incerte a causa dei suoi presunti legami con l'uso di dopanti per migliorare le prestazioni (PED). LEGENDA:
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Nel baseball, la Triple Crown è il riconoscimento che viene assegnato ai giocatori (battitori e lanciatori) della MLB che ottengono il miglior piazzamento alla fine della stagione in tre differenti statistiche: - Per i battitori: Fuoricampo, Punti battuti a casa e Media BA. - Per i lanciatori: Media ERA, Vittorie, e Strikeout. Nell'immaginario popolare, la Triple Crown è spesso considerata come sinonimo di eccellenza in battuta o nel lancio. Il “batting Triple Crown” è meno comune, e non è più stato realizzato da alcun battitore dal 1967. Di solito, quando si parla di Triple Crown, senza specificare se battitore o lanciatore, si intende la Triple Crown per la battuta. Il maggior numero di Triple Crown per il lanciatore vinte da un giocatore sono tre, record compiuto da tre giocatori. Grover Cleveland Alexander le ottenne nelle sue due prime stagioni consecutive con i Philadelphia Phillies (1915-1916) e vinse la terza nel 1920 con i Chicago Cubs. Alexander è l'unico a vincere le sue Triple Crown con più di una squadra. Walter Johnson ha vinto le sue tre Triple Crown con i primi Washington Senators, leader della League in tutte e tre le categorie, nel 1913, 1918 e 1924. Sandy Koufax è il più recente ad ottenere tre Triple Crown, vincendole in quattro stagioni all'interno dei Los Angeles Dodgers (1963, 1965-1966); tutte e tre quelle di Koufax furono Major League Triple Crowns, il massimo per qualsiasi giocatore. Gli altri lanciatori che hanno vinto più Triple Crown sono Christy Mathewson (1905 e il 1908 con i New York Giants), Lefty Grove (1930 e 1931 con i Philadelphia Athletics), Lefty Gomez (1934 e 1937 con i New York Yankees), e Roger Clemens (1997 e 1998 con i Toronto Blue Jays). Un lanciatore, Guy Hecker, vinse la Triple Crown in una major league che attualmente è defunta, fu leader dell’American Association in vittorie, strikeout ed ERA nel 1884, mentre lanciava per i Louisville Colonels. Diciotto dei 24 lanciatori della major league che hanno vinto una Tripla Corona ed eleggibili per la Hall of Fame sono stati inseriti. I vincitori della Tripla Corona che più di recente sono diventati eleggibili per la Hall sono Pedro Martínez e Randy Johnson. Entrambi sono stati eletti nella Hall of Fame nel 2015, ciascuno nel loro primo anno di eleggibilità. I lanciatori della major league più recenti ad aver raggiunto l'impresa sono Chris Sale e Tarik Skubal nel 2024. Il primo vincitore di Triple Crown è stato Tommy Bond, che la vinse lanciando nel 1877 nella NL. Tra i lanciatori, la più bassa ERA appartiene a Johnson (1.14 nel 1913 AL) e Alexander (1.22 nel 1915 NL). Johnson è anche il leader dell’AL per le vittorie (36), ma complessivamente Charles Radbourn della NL finì con 20 vittorie di più; le sue 59 vittorie nel 1884 sono il record della Major League Baseball in una sola stagione. Radbourn mise strikeout anche 441 battitori in quella stagione, il totale più alto di un vincitore della Triple Crown, Pedro Martínez ottenne 313 K nella stagione 1999 conquistando il totale più alto di strikeout per un vincitore della Triple Crown dell’AL. Legenda
Lanciatori che hanno vinto la Triple Crown nella National League
Lanciatori che hanno vinto la Triple Crown nella American League
Lanciatori che hanno vinto la Triple Crown nell’American Association
Major League Triple Crown Una circostanza meno frequente è la Major League Triple Crown, dove un giocatore vince in entrambe le Legue, non solo nel suo campionato, in ciascuna delle tre categorie. Fin dalla nascita dell’American League nel 1901, cinque battitori e otto lanciatori hanno compiuto questa impresa, anche se Walter Johnson, Grover Cleveland Alexander, e Lefty Grove l’hanno vinta due volte per i lancio, e Sandy Koufax ha vinto tre volte. I più recenti vincitori della Major League Triple Crown sono stati Mickey Mantle nel 1956 per la battuta, e Shane Bieber nel 2020 per il lancio. I lanciatori che hanno vinto la Triple Crown nella Major League
Negro League Baseball Il 16 dicembre 2020, la Major League Baseball ha annunciato che i record della Negro League Baseball dal 1920 al 1948 sarebbero stati designati come status di Major League. Pertanto, sette league diverse che esistevano in quel periodo di tempo sono ora riconosciute allo stesso livello della MLB. Quattro lanciatori ottennero la Triple Crown in quell'epoca.
NN: Negro National League (1933–1948) NAL: Negro American League (1937 - 1962) |
Joe McGinnity, uno dei migliori lanciatori della fine del 1800 e degli inizi del 1900, mentre giocava per la franchigia dei Brooklyn nella National League, stabilì il record della Major League per il numero di hit by pitch con un totale di 40 nel 1900. McGinnity aveva anche un rilascio sidearm che era difficile da controllare. Joe McGinnity Pink Hawley in 5 stagioni differenti nella "dead ball era" realizzò più di 20 hit-by-pitch, così come Chick Fraser. Naturalmente, con la "small ball" l'ordine del giorno era che i battitori tendevano a coprire il piatto più di oggi. Pink Hawley Chick Fraser Dalla seconda guerra mondiale, soli 2 lanciatori hanno realizzato più di 20 hit-by-pitch; Tom Murphy dei California Angels nel 1969 e Kerry Wood dei Chicago Cubs nel 2003. |
Amos Rusie "Le parole non riescono a descrivere la velocità con la quale [Amos] Rusie lanciava la palla ... era come se un violento fulmine bianco ti oltrepassasse" - Jimmy Ryan, Chicago outfielder 1894. Nolan Ryan e Amos Rusie, famosi entrambi per la fastballs a più di 90 mph (e più veloce!), sono gli unici due lanciatori ad aver avuto 2 stagioni dal 1893 con oltre 200 basi su ball. Rusie ne concesse 218 nel 1893 - che è il record. Nel 1894 permise ad altri 200 battitori di andare in prima base gratis. Nolan Ryan Ryan concesse 204 basi su ball nel 1977, e 202 nel 1974. Bob Feller, il lanciatore dalla palla di fuoco dei Cleveland Indians, concesse 208 basi su ball nel 1938. Bob Feller Il 2° più alto numero di basi su ball totali concesse in una stagione appartiene a Cy Seymour con 213 nel 1898. Cy Seymour |
Records di strikeouts per un RookieDwight GoodenDal 1893, il record per il maggior numero di strikeouts totali realizzati da un lanciatore rookie è detenuto da Dwight Gooden dei New York Mets, che nel 1984 eliminò 276 battitori in una stagione. Herb Score Al secondo posto in questo elenco c'è il grande Herb Score che realizzò 245 strikeouts per Cleveland nel 1955. Hideo Nomo Hideo Nomo con i Dodgers nel 1995 ne eliminò 236, e Kerry Wood 233 con i Cubs nel 1998. Kerry Wood Grover Alexander con i Phillies nel 1911 mise strikeouts 227 battitori. Grover Alexander |
La più bassa ERA di un lanciatore rookie "Quando a Joe Jackson fu chiesto chi erano i lanciatori più difficili che aveva dovuto affrontare, rispose, Harry Krause e Reb Russell" - L'autore David L. Fleitz: The Life and Times of Joe Jackson (Marzo 2001) Il record dell'ERA più bassa per un lanciatore rookie in una stagione dal 1893 (minimo 1.0 IP per ogni partita in programma) è detenuta da Harry Krause dei Philadelphia Athletics nel 1909 con 1.39. Harry Krause Il secondo è il Cubs Ed Reulbach (1905) con 1.42, seguito da un altro Cubs, Jack Pfiester (1906) con 1.51. Ed Reulbach Jack Pfiester Sorprendentemente, i Cubs hanno avuto anche King Cole (1910) con 1.80, e Carl Lundgren (1902) con 1.97, nella lista dei primi 15 rookie con la più bassa ERA. King Cole Carl Lundgren I rookies dei Cubs raggiunsero tutti le loro incredibili stagioni da rookie in un arco di otto anni, dal 1902 al 1910. Non c'è da stupirsi che, insieme ai pitchers Orval Overall e al futuro Hall of Famer Mordecai "Three Finger" Brown fossero una delle squadre dominanti di quel decennio. |
I pitchers con 30 partite vinte? Che ne dite di 50? Cosa c'è di più eccezionale dei lanciatori con 30 vittorie a stagione? Quelli che ne hanno vinte cinquanta. Charley Radbourn Charley "Hoss" Radbourn è uno dei soli tre lanciatori a vincere oltre 50 partite in una stagione. Nel 1884, l'anno in cui il lancio da sopra diventò legale, Radbourn realizzò 59 vittorie per Providence della National League. John Clarkson Un altro Hall of Famer, John Clarkson, nel 1885, mise a segno 53 vittorie per la franchigia della NL di Chicago. E, Guy Hecker vinse 52 parite per Louisville nell'American Association durante la campagna del 1884. Guy Hecker Durante questo periodo, la distanza di lancio dal piatto di casa base era di 50 piedi (15,24 m). "Radbourn è diventato così bravo con la pratica costante che avrebbe potuto tirare la palla attraverso un buco di buone dimensioni del recinto" - Frank Bancroft, ex manager di Providence |
Maggior numero di vittorie in carriera per 1-0 Walter Johnson, "The Big Train", ha vinto in carriera 38 partite per 1-0. Questo è più del doppio il suo concorrente più vicino. Walter Johnson Il numero due in questo elenco è Grover Cleveland Alexander con 17 vittorie per 1-0. Alexander è l'unico lanciatore nella MLB a vincere 3 Triple Crown. Grover Cleveland Alexander Bert Blyleven gli è accanto con 15 vittorie. Bert Blyleven Christy Mathewson, "Big Six" come veniva chiamato, ne registrò quattordici. Christy Mathewson "Walter Johnson era l'unico lanciatore che io abbia mai affrontato che faceva fischiare la palla. Si poteva effettivamente sentire quando attraversava il piatto. Suonava come un proiettile sparato da un fucile, una sorta di zing, e ti faceva tremare le ginocchia"- Ty Cobb |
Il maggior numero di vittorie consecutive Carl Hubbell, l'Hall of Famer lanciatore mancino dei New York Giants, detiene il singolare record per il maggior numero di vittorie consecutive da parte di un lanciatore. Ne vinse 24 di fila. Ciò fu realizzato a cavallo di due anni, 1936 e 1937. Carl Hubbell Il secondo è Roy Face dei Pittsburgh Pirates con una striscia di 22 (1958-1959). Roy Face Rube Marquard e Roger Clemens, ciascuno, detiene una striscia di 20. Roger Clemens Clemens registrò la sua striscia nel 1998-1999 (Toronto Blue Jays), anche se molti non tengono in considerazione i suoi successi a causa della sua presunta connessione con le sostanze dopanti. Rube Marquard La striscia di Marquard fu registrata durante il 1911-1912. È interessante notare che, Marquard detiene il record dei New York Giants (1912) assieme a Tim Keefe (1888) per il maggior numero di vittorie consecutive di un pitcher in una sola stagione con 19. Tim Keefe I Giants sembrano avere il monopolio sulle strisce di vittorie consecutive dei lanciatori. |